targa florio
DONNE ALLA TARGA FLORIO
velocità 1906 - 1977

1^1906
MADAME

LE BLON

11^-1920

13^-1922

 BARONESSA

MARIA ANTONIETTA AVANZO

18^-1927

19^-1928

MADAME

ELISABETH JUNEK

(Eliška

Junková )

19^-1928
 CONTESSA

MARGOT EINSIEDEL

 

32^-1948

34^-1950

39^-1955

 

CONTESSA

MARIA TERESA DE FILIPPIS

34^-1950 Anna

Vasaturo

 
34^-1950 ELOISA Segafredo 

37^-1953

38^-1954

42^-1958

43^-1959

44^-1960

ANNA MARIA PEDUZZI
41^-1957

 

ISABELLA TARUFFI 
41^-1957 Elisa

ANGELINI Rota

 
41^-1957

42^-1958

43^-1959

44^-1960

47^-1963

ADA

PACE

41^-1957 Susanna Baumann  
41^-1957 Piera Bertoletti 

52^-1968
PAT

MOSS

 

52^-1968

56^-1972

 

ROSADELE FACETTI 
53^-1969 Gabrielle Koenig 
54^ 1970 "PATRIZIA"

SILVIA

STROBELE

 

55^-1971

56^-1972

57^-1973

 

 "GIUSY"

GIUSEPPINA GAGLIANO

 
 

55^-1971

 

 CHRISTINE BECKERS  
56^-1972"BEAUMONT"

MARIE CLAUDE CHARMASSON

 
59^-1975

60^-1976

61^-1977

ANNA CAMBIAGHI
59^-1975 SERENA

PITTONI

60^-1976 Rosanna Studer  

CANESTRINI E ... LE DONNE! ..... Meno fortunato fui discendendo, un'altra volta, dal Passo di Rolle: malgrado tenessi scrupolosamente la mia destra, una vettura americana guidata a tutto gas da una signora, all'uscita da una curva accarezzò così energicamente la mia carrozzeria che pedana e parafanghi di sinistra, miei e suoi, rimasero sulla strada, a testimoniare la proverbiale incoscienza di certe signore nel guidare.
Non crediate che io abbia un partito preso verso le signore guidatrici, al contrario. Purtroppo però è un fatto che, spesso le donne guidano male, sono troppo distratte, o preoccupate, o timide, se non preda dei loro nervi o delle loro vanità o della loro leggerezza.
Le eccezioni confermano, come sempre, la regola, ed io citerò subito l'impresa memorabile compiuta dalla simpaticissima signora Junek, notissima ai vecchi sportivi, la quale, al volante di una Bugatti «Grand PRIX», durante la disputa di una Targa Florio, tenne la testa per due giri su quell'infernale percorso, precedendo piloti di gran classe e di gran nome. Ma di Madame Junek ce ne fu una sola. La nostra Antonietta Avanzo, la francese Hellè Nice, l'austriaca Einsiedeln. l'inglese Violet Cordery furono altrettante guidatrici di autentica classe; comunque si contano sulle dita delle mani. Nel dopoguerra le donne impiegano anche in Europa l'automobile come strumento di lavoro e, certo, hanno fatto molti progressi. Ma le nordiche e le americane non di rado guidano in stato di ebbrezza e determinano non pochi incidenti.