targa florio

5^ GIRO DI SICILIA

27/28 aprile 1929

1

O.M. 2000 (#24) - ARCHIMEDE ROSA / ANTONINO TROMBETTA

 KM.  965,000

GIRO DI SICILIA in 14h. 23' 51" media 67,680 kmh. in 2 tappe - part. 36 classificati 17

2

O.M. 2000 (#40) - GIUSEPPE MORANDI / GIULIO FORESTI

3

ALFA ROMEO 1500 6C (#76) - GUALTIERO NATALI / ALFONSO ZAMPIERI

4

ALFA ROMEO (#64) - GIUSEPPE TRANCHINA / LORENZO MORO

5

ITALA (#62) - EUGENIO BERIA D'ARGENTINE / PIETRO GARRO

6

ITALA (#82) - RINO CASAROTTI / ANTONIO MORIONDO

7

ALFA ROMEO (#78)- OTTAVIO SCHERMI / NICOLO' VALDES

8

LANCIA (#38) - GIUSEPPE CLAVES / "CARPIS" (NICOLOSI)

9

FIAT 509 (#18) - ANTONIO jACONO CARUSO / EMANUELE DE MARIA

10

OVERLAND WILLYS (#48) ENRICO CASULARO / FRANCO PROIETTI

11

JORDAN (#50) - CESIRO LONGONI / UGO MARANGONI

12

LANCIA (#46) - tiralongo corrado (NATALI ?)  / TAMPERI (ZAMPIERI ?)

13

ALFA ROMEO (#44) - NINA LO BUE / VINCENZO LO BUE

14

OVERLAND Willys (#14) - MARIO DANIELI / ZAMPIERI
1516 Lo Bue Giovanni FIAT
168 Cassata-Croce Ferdinando FIAT
1722 Parlato-Platania ALFA ROMEO 17
rit2 Biondetti Salmson
rit6 Zagame-Catania FIAT
rit12 Napoli g - Mazzola FIAT
rit14 Fundaro (Fundarò? )
rit20 Federico FIAT
rit26 Varzi-Colombo ALFA ROMEO
rit30 Grassi-Alberti Hupmobile
rit32 Curnelt-Massara LANCIA
rit36 Restivo- Casano FIAT 520
rit42 Magistri Costantino ALFA ROMEO
rit52 Giorgini O.M.
rit54 Pirandello-Bassi O.M.
rit56 Grassi m-Zingarelli Auburn
rit58 Spampinato Diatto
rit68 Mucciaro-Supino Auburn
rit70 L. Piccolo Cucinotta O.M.
rit72 Alessi-Scianna Bugatti
rit74 Gasparin-Canavesi ALFA ROMEO
rit86 Sillitti Bugatti
np4 rallo ravagnone
np10 riccioli guzzardi
np34 strazza
np60 perretti O.M.
np66 colombo guarlaschelli LANCIA
np80 rieppi O.M.
np84candrilli steyr

Rispetto al 1928, nei tre anni che seguirono, il Giro di Sicilia fu sempre di km 975. Dal 1929 e sino al 1931, il "Giro" partì sempre da Palermo ed esattamente dal Parco della Real Favorita, dove era posto anche il traguardo d'arrivo. La partecipazione delle vetture era suddivisa in due classi: sino a 1100 cc e oltre 1100 cc. Le partenze iniziavano alle ore 23 del sabato con le vetture della classe 1100 e proseguivano sino a notte fonda con quelle della classe oltre 1100. Il distacco di partenza fra vettura e vettura era sempre di 3 minuti. Gli arrivi avvenivano al Parco della Favorita poco prima delle ore 14 della domenica per protrarsi sino a pomeriggio inoltrato.


Partenza notturna dal Parco della Favorita di Palermo dove è posto anche l'arrivo per il quinto Giro di Sicilia. Trionfano Archimede Rosa in coppia con il siciliano Antonino Trombetta.

 

 

Cassata - Croce Ferdinando su FIAT
 

 

Il racconto della corsa di Pino Fondi.

L'edizione del 1929 prese il via il 27 aprile sotto la pioggia battente. Trentasei erano i concorrenti, fra i quali c'era anche un rappresentante del gentil sesso: la simpatica baronessa Nina Lo Bue, al volante di una Alfa 6C 1500 Sport, nuova di zecca, messale a punto da Carlo Gasparin nell'officina Alfa Romeo di Palermo. Nina Lo Bue era una giovane molto sportiva dal temperamento vivace. Coraggiosa e tenace, affrontava l'avventura del "Giro" senza essere affatto intimorita dalle difficoltà di resistenza su un tracciato così terribile.
Tranne la debuttante Salmson del giovane Clemente Biondetti, nella classe 1100 tutte le altre vetture erano sempre le magnifiche Fiat 509. Fra esse spiccavano, come le più agguerrite, quelle del conte Giovanni Federico, di Antonio Jacono Caruso, di Giovanni Lo Bue e di Gaetano Napoli. Malgrado le strade scivolose per la pioggia, la corsa fu assai vivace ed appassionante. Sino a Catania Achille Varzi, con la sua Alfa, ebbe il sopravvento su Archimede Rosa e la sua OM, su Natali, Magistri e Morandi. Ci fu un tratto di strada in cui il suo più pericoloso antagonista diventò Magistri. Quest'ultimo, alla guida dell'altra Alfa, in preda alla sua irresistibile verve, aveva superato contemporaneamente Natali e Rosa. A quel punto era ipotizzabile un elettrizzante duello Varzi - Magistri. Disgraziatamente però, prima il galliatese a 20 km da Catania, e dopo Magistri, furono costretti a cedere per avarie meccaniche. Natali e Rosa si giuocarono la corsa fra loro. Il duello Alfa - OM tornò ad essere palpitante. Rosa aveva per compagno di bordo il messinese Trombetta, veterano delle strade sicule. Con lui aveva concordato di cedergli la guida da Ragusa ad Agrigento. Ma quando, al controllo di Siracusa apprese del ritiro contemporaneo di Varzi e Magistri e del vantaggio di Natali di 11 minuti su di lui, decise di continuare a guidare egli stesso sino a Palermo. Il rischio era grosso, poiché la stanchezza poteva incidere sulla resistenza alla distanza. Ma Rosa era talmente fortificato dall'idea di raggiungere Natali e dominare la corsa che non ci pensava neppure.
A Ragusa aveva ridotto a nove minuti lo svantaggio dall'avversario e ad Agrigento, dopo una massacrante tirata, era a soli tre minuti. Sulla strada che conduce a Trapani la sua OM era già davanti all'Alfa Romeo di Natali. Dopo il controllo di Trapani, la OM 665S ormai viaggiava sicura con un vantaggio di 13 minuti sull'Alfa Romeo 6C 1500 Sport,
la quale si faceva superare anche dall'altra OM di Morandi. Quando Rosa tagliò vittorioso il traguardo del Parco Favorita, l'entusiasmo della folla palermitana per lui fu davvero straripante. Ed a ben ragione, del resto: quell'uomo al volante della sua OM aveva guidato da solo per ben 14 ore 23' 51 " sui 975 km di un percorso sassoso e patinoso per la pioggia, correndo alla media di km/h 67,680. La sua era senz'altro un'impresa eroica!
Morandi si era piazzato secondo, completando il trionfale successo della OM e Natali terzo. La giovane alfista Nina Lo Bue era tredicesima assoluta, dopo 19 ore di gara. Ed anche questo risultato faceva effetto sul pubblico. Come l'altro, conseguito dalla Fiat 509 di Jacono Caruso, nona assoluta e prima della classe 1100. Erano stati invece costretti al ritiro per avarie meccaniche Biondetti, Federico e Gaetano Napoli, molto sfortunato.

Da RAPIDITAS:

UN TELEGRAMMA DI S. E. TURATI
Al Commendatore Vincenzo Florio, che gli aveva telegrafalo prontamente comunicandogli l'esito della manifestazione, è giunto il seguente telegramma di S. E. Turati:
Compiacciomi magnifico risultato organizzazione stop. Pregola esprimere mio plauso a vincitori stop. Alalà.
TURATI