14^ GIRO DI SICILIA
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4/9 giugno 2002 |
L'arrivo di Clay Regazzoni a Piazza Bellini (Catania). | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LA CLASSIFICA FINALE:
| Con un finale a sorpresa si è conclusa la 14a edizione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
RIEVOCAZIONE DELLA TARGA FLORIO:
| La coppia siciliana Ignazio Portoghese-Mario Passanante si è aggiudicata sul classico filo di lana la Rievocazione della Targa Florio, disputata su due giri del "piccolo circuito delle Madonie" e disputata sotto una pioggia insistente.
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Lo storico Palazzo dei Normanni, oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, ha ratto quest'anno da cornice scenografica al via serale del 14° Giro di Sicilia automobilistico, manifestazione internazionale di regolarità a calendario Fiva, svoltasi da 5 al 9 giugno, valida per il Trofeo Zanon. Alla partenza ottantadue equipaggi in rappresentanza di quindici nazioni e quattro continenti, oltre alla partecipazione ufficiale della Mercedes Classic di Stoccarda. Il folto pubblico presente ha salutato con una festosa accoglienza la carovana delle vetture partecipanti: un panorama eterogeneo e prestigioso che comprendeva modelli costruiti dagli Anni Venti agli Anni Settanta, cinquant'anni di storia dell'automobile: Bugatti, Bentley, Lancia Lambda, Fiat Balilla Coppa d'Oro, Cisitalia, Osca, Ermini, Stanga, fino alle più conosciute e classiche Ferrari, Mercedes e Porsche. Cosi, per una serata, sono tornati alla mente degli spettatori più maturi momenti indimenticabili di un passato irripetibile in cui si acclamava il campione affermato o l'amico o il parente che si cimentava da privato con vetture popolari e strettamente di serie. Così erano allora le competizioni su strada, ed ognuno aveva l'opportunità, una volta all'anno, di ritagliarsi una propria piccola fetta dì popolarità. Il folto pubblico ha ammirato questa volta le Pantere Storiche ufficiali della Polizia dì Stato ed ha applaudito gli indimenticabili assi della Ferrari, Clay Regazzoni e Ninni Vaccarella, che prima della partenza hanno ricevuto ed intrattenuto una delegazione di disabili, autografando in esclusiva una serie di gadgets ricordo messi a disposizione dagli organizzatori. La manifestazione rievocativa ha privilegiato quest'anno obiettivi storico - culturali che hanno riscosso un alto indice di gradimento da parte dei partecipano: la visita al Palazzo dei Normanni, la Valle dei Templi di Agrigento, i suggestivi passaggi nei centri dì Monreale, Partanna, Castelvetrano, Petralia; gli artistici edifici barocchi di Caltagirone e Catania, le ceramiche artistiche di Santo Stefano di Camastra. La scelta degli itinerari, di anno in anno sempre differenti, ha fatto ancora conoscere la incredibile varietà dei paesaggi siciliani, tanto diversi e contrastanti tra loro, dall'entroterra selvaggio agli scorci montagnosi dell'Etna bruscamente interrotti da antiche colate laviche fra due barriere di ginestra, alle scogliere a strapiombo sul mate lungo le coste, attraversando tra mille curve, una miriade di paesini in festa che spesso per la prima volta avevano l'occasione di assistere ad uno spettacolo così inconsueto ed affascinante. La settimana siciliana, che si è conclusa con la rievocazione della mitica Targa Florio, ha offerto inoltre quotidianamente ai partecipai!ci, momenti di relax e di aggregazione tra sciate mondane allietate da gruppi folcloristici e prelibate degustazioni gastronomiche tipicamente siciliane, nonché qualche ritaglio di Tempo per il bagno al mare o in piscina sotto un sole per la verità quest'anno non proprio irresistibile. L'aspetto agonistico, che ha coinvolto il 70% dei partecipanti, ha accentrato l'attenzione su quattro - cinque equipaggi che, approfittando del forfait dei favoriti Canè-Galliani, hanno battagliato strenuamente per quasi mille chilometri. Alla fine la coppia torinese Aghem - Conti, campioni uscenti, su Fulvia Rallye HF, riusciva ad aggiudicarsi il Giro per sole quattro penalità sui siciliani Portoghese - Passanante su Lancia Appia Spider. Ancora più incredibile l'epilogo della Targa: le due coppie succitate protagoniste del Giro, concludevano tutte le piove in perfetta parità al centesimo dì secondo, ed a norma di regolamento, in virtù della vettura più anziana, la vittoria finale veniva assegnata cosi all'equipaggio siciliano che riscattava lo smacco del Giro e si aggiudicava le ambitissime riproduzioni in bronzo della Targa Florio. Da segnalate che in tutte e due le manifestazioni, Giro di Sicilia e Targa Florio, il podio è sempre stato monopolizzato da vetture Lancia. |