29 giugno 1952 | |
ftm | FIAT 1100 S (#12) - "FALCO" |
ftm | FIAT ERMINI 1100 sport (#52) - ATTILIO BRANDI |
ftm | CISITALIA 202 (#76) - GIOVANNI CASALES |
rit | FRAZER NASH LE MANS BMW 2,0 (#84) - FRANCO CORTESE |
rit | fiat ERMINI 1100 sport (#94) - angelo LO MONACO |
rit | FIAT 1100 s (#14) - ARMANDO SOLDANO |
rit | fiat 500 -750 ZAGATO (#92) - GIUSEPPE SCHERMI |
rit | |
rit | |
rit | FERRARI 166MM (#70) - EMILIO GILETTI |
rit | OSCA MT4 1350 (#26) - GIULIO CABIANCA GIRO VELOCE |
rit | LANCIA PAGANELLI sport (#36) - antonio RUSSO |
rit | FIAT siata 750 sport (#60) - MARINO BRANDOLI |
rit | fiat STANGUELLINI 1100 sport (#72) - ANTONIO DI SALVO |
rit | CISITALIA 202 (#54) - ROSARIO MONTALBANO |
rit | NARDI DANESE fiat 1100 sport (#32) - DOMENICO ROTOLO |
rit | GIAUR giannini 750 sport (#96) - FRANCESCO DONATO |
rit | BLATTA bmw 750 sport (#8) - UGO MAUTHE |
rit | ABARTH 204 (#68) - Carlo BARTOCELLI |
rit | TALBOT T26c (#86) - "PIERRE LEVEGH" PIERRE BOULLIN |
rit | FERRARI 340 AMERICA (#64) - GIOVANNI BRACCO |
rit | FERRARI 212 export (#24) - GUIDO MANCINI |
rit | fiat ERMINI 1100 sport (#106) - giuseppe GUZZARDELLA |
rit | FIAT VOLPINI 1100 sport (#82) - ANTONIO PICONE |
rit | NARDI DANESE fiat 1100 sport (#28) - FRANCESCO CRESCIMANNO |
rit | fiat GIANNINI 750 sport (#22) - giuseppe MARINO |
rit | NARDI DANESE BMW 750 sport (#6) - MARIO PICCOLO |
rit | LANCIA AURELIA (#18) - FRANCESCO TOIA |
rit | FERRARI 166 MM (#10) - DOMENICO TRAMONTANA |
rit | fiat 1100 ZAGATO (#74) - PAOLO GRAVINA |
rit | fiat DEMMA 750 sport (#30) - vincenzo SANTONOCITO |
rit | fiat siata 750 sport (#20) - marcantonio BELLOMARE |
np | ASTON MARTIN (#2) - WATSON |
np | FRAZER NASH (#4) - O'BRIEN |
np | GIAUR (#44) - COTRONE |
np | FERRARI 225 S (#48) - VITTORIO MARZOTTO |
np | FERRARI (#50) - FRANCESCO BUONACCORSI |
np | MASERATI (#102) - ASPROMENTO |
np | FIAT 8V (#104) - INIGO BERNABEI |
np | FIAT (#108) - TORNATORE |
La Targa del 1951 era stata quella della rinascita, questa che seguì venne definita dalla stampa quella della riconsacrazione. Pareva, dissero i giornali, che Florio lo avesse intuito ed avesse vissuto in quei giorni una seconda giovinezza. La gara, in armonia con la tradizione, fu infatti un susseguirsi di colpi di scena e rimase indecisa fino all'ultimo secondo. Il vincitore Bonetto giunse al traguardo spingendo con tutte le energie la sua Lancia Aurelia a forza di braccia : egli era stato da sette ore al volante sicuro della vittoria, ma proprio all'ottavo giro si era accorto di aver esaurito il carburante ed aveva cominciato a procedere al risparmio spegnendo addirittura il motore nelle discese e perdendo così tempo prezioso; proprio a Bonfornello però il motore cominciò a « tossire » e Bonetto capì che ormai era agli sgoccioli. Fortunatamente intravide una macchine rossa; era la Osca 1500 di Cabianca il quale, dopo aver avuto la soddisfazione di eguagliare il record di Nuvolari sul giro (51-'17"2 alla media di 84,226 Kmh), aveva rotto il semiasse in un incidente. Bonetto riuscì a cavar fuori dalla tanica dell'Osca poco più di un litro di benzina che difficilmente gli sarebbe bastata per coprire i rimanenti 7 Km.; negli ultimi metri gli era stato necessario sostituirsi al motore. Alle spalle di Bonetto che, con la media di 80,025 Kmh migliorò il record di Nuvolari, si piazzarono altre due Lancia Aurelia guidate da Valenzano ed Anselmi. |
Una Targa sottotono per la mancata partecipazione di grandi Case e di assi del volante, giudicata severamente dallo stesso Vincenzo Florio un insuccesso, che vede la vittoria di Felice Bonetto su una Lancia Aurelia B20 dopo un susseguirsi di colpi di scena tra cui l'arrivo a spinta del vincitore rimasto senza benzina. | |
La bellissima FRAZER NASH LE MANS di FRANCO CORTESE alla partenza. | |
PIERRE BOULLIN riceve i complimenti da Florio qui con suo nipote Vincenzo Paladino suo successore nell'organizzazione della Targa. | |
La vittoria di Bonetto è ormai scontata. Gli avversari più pericolosi sono stati costretti a ritirarsi. Al traguardo, manca soltanto una decina di chilometri. Meno nove, meno otto, meno sette... il motore della Lancia - Aurelia si spegne, nel serbatoio non è rimasta una goccia di benzina. Bonetto si guarda intorno, vede a poche decine di passi, ferma ai margini della pista, la macchina rossa di CABIANCA e con l'aiuto di una cannuccia riesce a 'pompare un litro di benzina. Riparte. Ma con un litro non si fanno sette chilometri! A venti metri dal traguardo,sotto gli occhi della folla trepidante il motore si spegne. Venti metri. Bonetto scende e spinge la macchina a braccia. Primo! "Va là -commenta un meccanico- Se ci avevi l'accendisigari !..." |