SPA

Nel 1906, un anno dopo aver fondato l'itala, Matteo Ceirano decise di dimettersi dalla carica ricoperta in questa ditta e prese contatti con Michele Ansaldi, un nota industriale che da pochi mesi si era ritirato dalla società Fiat - Ansaldo e che aveva offerto a nuovi soci la sua esperienza e la sua partecipazione finanziaria per fondare una nuova fabbrica automobilistica. Conoscendo le capacità tecniche di Ceirano, Ansaldi accetto la sua proposta. Nacque cosi il 12 giugno 1906 la Società Piemontese Automobili Ansaldo - Ceirano, più nota come SPA, con capitale sociale di 1 milione. Subito dopo iniziarono i lavori per la costruzione di uno stabilimento su di un'area di 12 mila metri quadri in Barriera di Crocetta a Torino, non molto lantana dalla sede dell'itala che non gradì la nuova iniziativa del suo fondatore e lo denuncio per concorrenza sleale. Comunque, Matteo Ceirano venne assolto quasi subito dall'accusa e poté continuare senza altri intralci la sua nuova attività. All'inizio del 1907 la forza lavorativa della SPA era costituita da 300 operai che assicuravano una produzione annua di circa 300 vetture. I primi modelli della SPA vennero presentati all'Esposizione di Torino di quello stesso anno. Sui loro radiatori spiccava un marchio circolare con fondo smaltato nero e la sigla SPA in colore bianco: questo marchio non fu modificato neppure quando la ditta divenne proprietà della Fiat. I primi modelli della SPA furono la 28/40 HP e la 60/70 HP, entrambe offerte con distribuzione a doppio albero a camme laterale e trasmissione cardanica e disponibili nelle versioni a passe normale (3100 mm) e a passo lungo (3300 mm): la 28/40 HP montava un 4 cilindri bi blocco di 7785 cm³ e la 60/70 HP un poderoso 6 cilindri triblocco di 11 677 cm³ (il solo autotelaio della 60/70 HP veniva venduto a ben 26 mila lire). Gli inizi della giovane Casa non furono pero dei più felici, soprattutto per la mancanza di capitali e di una adeguata organizzazione commerciale. La situazione miglioro a partire dal 1908 quando la SPA si fuse con la FLAG (Fabbrica Ligure Automobili Genova). In conseguenza di questa operazione la ragione sociale della SPA venne modificata in Società Ligure Piemontese Automobili (la sigla rimase, pero, invariata) e la sede venne trasferita a Genova, mentre a Torino vennero mantenuti lo stabilimento e la direzione. Una delle conseguenze della maggiore disponibilità finanziaria fu l'allestimento di un reparto per la costruzione di motori aeronautici, inizialmente su disegno dell'ingegnere Aristide Faccioli (tra l'altro, il tipo A6 equipaggio gli aerei SVA della Prima Guerra Mondiale). Proprio in questo periodo iniziò l'attività sportiva della SPA. Nel 1908 una 28/40 HP compì il tragitto Torino - Pietroburgo per partecipare alla Pietroburgo Mosca, classificandosi al secondo posta assoluto. L'anno seguente il barone Ciuppa vinse la Targa Florio con una 28/40 HP modificata, con la quale Leonino Da Zara batte a Modena il record del miglio. Nel 1909 venne proposta al pubblico la 10/12 HP, il più piccolo modello dell'intera produzione SPA: montava, infatti, un bicilindrico di 1727 cm³ da 15 HP con distribuzione a un solo albero a camme laterale e cambio a 3 marce. L'anno seguente fu la volta della 25/30 HP, con propulsore a 4 cilindri di 4398 cm³ da 30 HP, che rimase in produzione fino al 1916, quando l'intera produzione della SPA fu riconvertita alle esigenze belliche (camion e motori d'aereo ). Nel frattempo, però, la situazione dirigenziale aveva subito profondi mutamenti: nel 1911 aveva lasciato la SPA Michele Ansaldi, seguito quattro anni più tardi da Matteo Ceirano. Alla fine del conflitto la SPA riprese in tone minore la produzione automobilistica (incentrata su due modelli principali: 25/30 HP (4398 cm³ e 30 HP) e 14/16 HP (1847 cm³ e 20 HP), mentre continuo quella predominante di veicoli industriali. il 13 febbraio 1923 la sede sociale della SPA tornò a Torino e, sempre nel 1923, riprese in pieno la produzione di quelle vetture che vengono ancora oggi considerate le più riuscite: la Tipo 23, anche in versione sport, con motore a 4 cilindri monoblocco di 2774 cm³ e 50 HP; la Tipo 24 e la sua versione sport Tipo 24S, con motore a 6 cilindri di 4426 cm³ e distribuzione a doppio albero a camme in testa; e la Tipo 25, con motore monoblocco a 4 cilindri di 4398 cm³ e 40 HP di potenza. Con la Tipo 25 ebbe in pratica termine la produzione e la vita stessa della SPA come azienda autonoma. Infatti, in quel periodo la maggioranza del suo pacchetto azionario era passato sotto il controllo della Ansaldo la quale, a causa del crollo della Banca Nazionale di Sconto (che era la sua principale fonte di sostentamento finanziario), non poté svilupparne l'attività. Nel 1926 la SPA fu rilevata dalla Fiat che decise di continuarne la produzione nel solo campo dei veicoli commerciali e militari. Proprio per la sua produzione bellica il 18 e 20 novembre 1942 la SPA venne bombardata, ma continuo a produrre in scala ridotta anche sotto l'occupazione tedesca. Dopo la guerra la Fiat riassegnò alla SPA la produzione di autocarri, ma poco tempo dopo, nel 1947, il colosso torinese decise di assorbire per incorporazione la SPA.


3^ TARGA FLORIO
18 maggio 1908
La SPA di
GIUSEPPE VENEZIA
 

4^ TARGA FLORIO
2 maggio 1909
La
SPA del BARONE FRANCESCO CIUPPA,  autore anche del GIRO più VELOCE, conquista il 1^ posto nell'assoluto.