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TARGA FLORIO PASSION
TARGA FLORIO PASSION
invito alla mostraTarga Florio 1906 - 2006 l'energia di un mito 13 aprile - 28 maggio 2006
ROMA. Il 6 maggio del 1906 si disputava la prima Targa Florio. Il prossimo 6 maggio ci sarà l'edizione del centenario. A Roma, ieri, è stata inaugurata una mostra che celebra il mito automobilistico siciliano e mondiale. Due braccia strette intorno al volante e la scritta Rapiditas: e proprio nel logo della Targa Florio, ideato dall'artista Duilio Cambellotti, è racchiuso lo spirito da cui è nata questa manifestazione automobilistica all'alba del secolo scorso in Sicilia.
Sono passati 100 anni dalla prima edizione della gara e la casa museo dell'artista Pietro Canonica, immersa nel verde di Villa Borghese a Roma, sembra il luogo ideale dove celebrare questa ricorrenza. La famiglia Florio è infatti già presente nel Museo Canonica dove è conservato il prestigioso ritratto di donna Franca Jacona di san Giuliano, moglie di Ignazio Florio e cognata di Vincenzo (l'ideatore della Targa Florio}, un busto in marmo realizzato da Pietro Canonica nel 1904 in cui è colto il carattere volitivo ed altero della nobildonna siciliana, celebre per la sua bellezza e per il suo fascino.
La mostra espone per la prima volta prestigiose testimonianze della storia e dello sviluppo della «corsa più antica del mondo», provenienti dall'Italia e dall'estero, fondamentali per conoscere l'importante tessuto di arte, cultura ed imprenditorialità che il mondo della Targa Florio ha creato e sviluppato nel corso di questi 100 anni. Molti gli oggetti offerti all'ammirazione del pubblico grazie alla disponibilità della Fondazione Targa Florio, ma anche di privati e istituzioni. Si tratta di oli e tempere, di illustri artisti dell'epoca come Anastasi, Boccioni, Bradley, Crosby, Gregorietti, Taquoy, bronzi, sculture oltre automobilia, auto e moto. Sono presenti circa 20 manifesti e locandine, opera di Dudovich, Terzi e Marinetti. Le prime rarissime copie della rivista della Targa Florio, Rapiditas, alla quale collaborarono i migliori grafici e illustratori italiani dell'epoca, tra cui Duilio Cambellotti.
VASCO PIRRI ARDIZZONE
(GdS 13/4/2006)
 15.5.2006 FONDAZIONE BANCO DI SICILIA «Vincenzo Florio, la sua creatura e l'atmosfera culturale del tempo».

Vincenzo Florio: non solo Targa ma uomo di cultura e di mondo
PALERMO, (sit) Siamo partiti dai muli e arrivati al pilota automatico. Magari non è proprio così, ma che la Targa Florio abbia segnato un'epoca e continui a registrarne cambiamenti e innovazioni, questo è certo. La gara automobilistica ideata da Vincenzo Florio compie cent'anni, ma le manifestazioni per ricordare l'anniversario «sono quantomeno deludenti - spiega Vincenzo Prestigiacomo, giornalista e storico, profondo conoscitore della Targa Florio di cui conserva cimeli e memorabilia - Vincenzo Florio non meritava un centenario così avvilente. Le amministrazioni pubbliche sono presenti con programmi irrisori, l'unica bella mostra è stata fatta a Roma». Per ricordare l'uomo innovativo e sperimentatore di Casa Florio, ieri pomeriggio la Fondazione Banco di Sicilia e lo Sportfilmfestival hanno organizzato un incontro su «Vincenzo Florio, la sua creatura e l'atmosfera culturale del tempo», coordinato da Prestigiacomo. Sala strapiena, tra i visi noti anche Ninni Vaccarella (che vinse la Targa nel '65, 71 e 75) e Armando Floridia. Il ricordo di Cecè Paladino, erede dei Florio, arriva tramite un documentario della Karibe team. Vincenzo Florio è stato un innovatore, ha precorso i tempi puntando sulla comunicazione e su progetti su cui nessuno avrebbe scommesso una lira. Come la Targa Florio, 148 chilometri su vie che erano poco più che mulattiere. Il successo fu strabiliante. Lo hanno ricordato Nino Aquila e Rosario Lentini, mentre Gregorio Napoli ha parlato di Raffaele Lucarelli e dei primi film muti sulla gara. Annamaria Ruta ha invece ricordato il Vincenzo Florio aspirante pittore naif, poi influenzato da Rizzo e Corona: un hobby, quello del nobile siciliano, cresciuto all'ombra dell'amicizia per Balla e Severini, e del rapporto con la modella parigina Lucie Henry. Vincenzo Florio dipingeva dalle 5 alle 7 del mattino nell'anticucina della Tonnara, un momento di relax prima di gettarsi nelle giornate frenetiche. La prima targa che Vincenzo Florio mise in palio era firmata da Lalique e valeva 5000 lire: lo ha ricordato Maria Antonietta Spadaro. Suo anche un bozzetto del 1906 per il premio della gara di canotti automobili, nonni» dei nostri motoscafi.
(GdS 16/5/2006)

1-17 dicembre 2006 CORREVA L'ANNO 1906... I cento anni della Targa Florio
L'elegante dossier, contenente otto foto d'epoca, della Biblioteca centrale della Regione siciliana "Alberto Bombace" edito per la mostra  nei documenti della Biblioteca centrale della Regione siciliana

Dossier, contenente tre riproduzioni fotografiche del Museo Vincenzo Florio, dedicato dal Comune di Cerda al Centenario della Targa Florio.

VIDEOI FLORIO E LA TARGA DALL'ARTE ALLA PASSIONE