| |
Nato a Bruxelles (Belgio) l’1.1.1945. Gran Premi disputati 122. Vittorie 8. Piazzamenti 32. Pole position 13. Comincia a correre giovanissimo, arrivando presto in Formula 1 con la Cooper nel 1967. Pilota della Ferrari, corre in Formula 1 e con i prototipi della squadra di Maranello, piazzandosi secondo nel campionato mondiale del 1970. Pilota eclettico, vince con tutti i tipi di vettura. Al suo attivo sei successi alla 24 Ore di Le Mans e persino una vittoria alla Parigi - Dakar. |
1973 57^ TARGA FLORIO
| |
1973 57^ TARGA FLORIO | |
1973 57^ TARGA FLORIO
| |
Una bella immagine di ICKX dell'Archivio Cahier |
PIERINO LA PESTE JACKY ICKX è nato l'undici gennaio 1945 a Bruxelles. Ha esordito in moto giovanissimo vincendo quattro titoli nazionali della classe 50. Nel '62 e nel '63 ha corso in auto con una BMW 700, nel '64 con una BMW 1800. Visto quanto andava forte, nel '65 Ken Tyrrell gli ha offerto una Formula 3, ma il giovane pilota non ha accettato perché militare. Nel 1966, smessa la divisa, ha indossato finalmente la casacca del manager inglese e ha corso in Formula 3. In quell'anno ha pure debuttato in Formula 2 con una Matra nel G.P. di Germania. Nel '67 ha guidato un Prototipo Gulf - Mirage nelle corse di durata, diventando campione europeo della specialità. Ciò ha favorito il suo ingaggio come pilota ufficiale Ferrari. Per il Cavallino ha vinto subito il G.P. di Francia, ma ha concluso la stagione con un licenziamento e il nomignolo "Pierino la Peste", affibbiategli dai meccanici per il carattere difficile e i continui capricci. L'anno dopo ha corso con una Brabham in F. 1 e nei Prototipi con una Ford, vincendo la sua prima 24 Ore di Le Hans. Nel 70 è tornato alla Ferrari, con la quale però ha rotto nuovamente i rapporti nel 73. Dopo ha guidato nell'ordine le F. 1 Mc Laren, Iso - Ford e Lotus, mentre ha continuato a collezionare successi nel "Mondiale Marche" con la Porsche. Nel 76 ha avuto un serio incidente con un'Ensign al G.P. degli Stati Uniti. Nel 77, con una Porsche, ha vinto a Le Mans per la quarta volta e ha corso il G.P. di Monaco con la Ensign F. 1 di Regazzoni, impegnato nella 500 miglia di Indianapolis. Nel 1978 ha dato ancora un contributo decisivo alla Porsche per cogliere il suo terzo Titolo consecutivo nel "Mondiale Marche". Nello stesso hanno ha corso quattro G.P. in F.1 (Monaco, Belgio, Spagna e Svezia) con una Ensign, senza però acquisire punti. Nel 1979 ha corso con successo nella serie Can-Am e pure in Formula 1, chiamato a sostituire l'infortunato Depailler alla LIGIER: il suo miglior risultato è stato il quinto posto nel G.P. d'Olanda. È stato quello il suo ultimo G.P. di F. 1. In anni più recenti "Pierino la peste" è tornato alla ribalta nei rally e nei raid tipo Parigi - Dakar, dove ha collezionato molti podi, ma anche un brutto incidente nel quale è perito il suo navigatore. |
Vincitore assieme a Clay Regazzoni della Mille Chilometri di Monza del 1972, ICKX nella sua lunga carriera agonistica ha raggiunto i massimi traguardi, Un solo titolo gli è sfuggito, soprattutto per sfortuna: il Mondiale Conduttori di F1. Pilota ufficiale della Ferrari per 5 anni, vincitore di 8 Gran Premi, di 7 edizioni della 24 Ore di Le Mans, del Campionato Mondiale Endurance, di quello Europeo di F2 e di altre competizioni importanti, tra cui 2 Parigi - Dakar, ha contribuito in maniera determinante alle vittorie della Porsche nel Mondiale Marche del 1976, 77, 78, '81 e'82. In quasi vent'anni di attività, il belga dalla faccia da bambino ha disputato 116 Gran Premi, è partito 13 volte in pole position, 25 volte in prima fila, ha fatto registrare 14 volte il giro più veloce in corsa. JACKY ICKX e nato a Bruxelles, in Belgio, il I° gennaio 1945. Avviato alla carriera agonistica dal padre Jacques, noto giornalista d'automobilismo, e dal fratello Pascal, ex pilota della Abarth, dopo alcune esperienze motociclistiche, a diciotto anni s'impegnò in gare in salita con una BMW 700, dimostrando di avere della 'stoffa'. Agli inizi del 1965 venne assunto dalla Ford col compito di sostituire nello challenge europeo turismo l'australiano Frank Gardner, pilota ufficiale della squadra. L 'anno seguente, Ken Tyrrell gli fece provare una F1 della sua scuderia. Entusiasta del giovane pilota belga, Tyrrell lo ingaggiò nella sua scuderia, con la quale JACKY si affermo definitivamente ne11967. Con la vettura inglese vinse infatti il trofeo d'Europa conduttori F2, debuttò nella massima formula (GP d'itala con una Cooper - Maserati e si impose in una gara di durata, la Mille Chilometri di Spa. Nel 1968 si schiusero per lui le porte della Ferrari, a bordo della quale vinse il GP di Francia. Corse anche nel Mondiale Marche con la Ford, aggiudicandosi la 500 Miglia di Brands Hatch, la Mille Chilometri di Spa, la 6 Ore di Watkins Glen. Dopo i successi ottenuti nel 1969 con la Brabham in F1 e con la Ford nel Mondiale Marche, il pilota belga ritornò nel 1970 a Maranello, correndo in F1 e con le Sport. Un grave incidente a Jarama, nel GP di Spagna, lo costrinse a rimanere fermo per circa un mese, ma quando ritornò in pista vinse in Austria e in Canada davanti al compagno di squadra Regazzoni. Soprannominato il 're della pioggia' per la sua particolare abilità sui fondi bagnati, Ickx si mise in evidenza anche ne1 1971. La stagione seguente fu senz'altro la sua migliore: contribuì a far vincere alla Ferrari Sport il Campionato Mondiale Marche e, con la F1, s'impose per la seconda volta nel GP di Germania. I successi continuarono anche nel 1973, soprattutto con la Sport di Maranello. Qualcosa però si incrinò nei rapporti con la Ferrari e nel 1974 passo alla Lotus, non ritenendo più competitive le vetture di Enzo Ferrari. Nel contempo difese i colori dell'Alfa e della Matra in alcune gare di durata. Sempre sulla cresta dell'onda e, soprattutto, sempre a suo agio alla guida di qualsiasi vettura, nel 1978 il pilota belga partecipò al Mondiale di F1 con la Williams e con l'Ensign. Col passare del tempo, ICKX tese a diradare la sua partecipazione in F1, concentrandosi sulle gare di durata con la Porsche. Dichiara anche di volersi ritirare a vita privata. ma la passione per il volante si è sempre rivelata troppo grande. Per la quinta volta vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1981 con una Porsche 936, ripetendosi poi nelle edizioni '82 e '83 col modello 956. In queste due occasioni ebbe come compagno di guida l'esperto inglese Derek Bell. JACKY ICKX è l'unico pilota che si è aggiudicato per ben 7 volte la più famosa corsa di durata del mondo. Tra l'altro, nel 1982, trionfò anche a Spa, al Fuji e a Brands Hatch conquistando il Mondiale Marche Endurance. Sempre a Le Mans, nel 1985, si è piazzalo 5" assieme a Mass sulla Porsche 962C. Con la Mercedes fuoristrada prima e con la Porsche a trazione integrale poi, ha iscritto il proprio nome anche nell'albo d'oro della Parigi - Dakar. E il 're della pioggia' non ha certamente ancora finito di stupirci... |
ICKX sulle strade della Targa FLORIO «Era la corsa più bella del mondo» PALERMO. Nel mondo dell'automobilismo s'è meritato l'appellativo di «Monsieur Le Mans» per le sei vittorie conquistate sulla pista della prestigiosa 24 Ore francese (1969,1975,1976,1977,1981 e 1982). Ma in casa Ferrari lo chiamavano «Pierino La Peste», per la sua forte personalità, per un carattere che lui stesso definisce «non facile». JACKY ICKX è comunque rimasto una persona schietta, amabile, innamorato del mondo che lo circonda. A cavallo degli anni Sessanta - Settanta era una gran figura della Formula 1, correndo per tutte le principali scuderie: Ferrari, Lotus, McLaren, Williams, Brabham, Ligier, vincendo in totale 8 Gran Premi. Due Mondiali sfiorati (secondo nel '69 dietro Jackie Stewart, posizione ripetuta l'anno dopo alle spalle del compianto Jochen Rindt), ma anche tanti trionfi nelle gare di durata, da Francorchamps a Watkins Glen, da Sebring a Monza, da Silverstone a Daytona, da Imola a Brands Hatch, fino alla Parigi - Dakar. «Sono l'uomo più felice del mondo», ammette davanti al mare di Mondello il campione belga, 61 anni, legato alla Sicilia da un doppio filo. «Le mie prime gare importanti le ho disputate a Pergusa negli anni Sessanta, la Formula 2 era seguita a quei tempi e le sfide erano combattutissime. La pista ennese era interessante, allora non c'erano le chicane e si andava col piede pigiato a tutta». Ma per Jacques Bernard ICKX (questo il nome completo) la Sicilia è soprattutto la forte amicizia con Nino Vaccarella, vecchio compagno di scuderia, ma spesso anche rivale. «Ninni è stato un grande - continua il belga trapiantato a Montecarlo, dove vive con la splendida compagna Khadja - ha vinto tanto con la classe e con la grinta. E poi tre vittorie alla Targa Florio dicono tutto, a quei tempi era già un sogno vincere una sola edizione». Già la Targa Florio. ICKX è tornato in Sicilia dopo cinque anni (nel 2001 fu ospite della rievocazione storica) per rendere omaggio agli amici più cari («Anche a Ciccio di Cefalù che ci costruiva le scarpe su misura, un personaggio mitico»), ma pure per partecipare ai festeggiamenti della corsa automobilistica più antica del mondo. Domani sera a Piazza Politeama, Jackie ICKX - che ieri ha visitato con Nino Vaccarella e Nanni Galli il museo della Targa a Collesano - darà il via all'edizione del Centenario e ripercorrerà con la mente alcuni immagini indelebili. «La Targa Florio era unica, la corsa più bella e appassionante del mondo. Quei 72 chilometri erano impressionanti, qui vincevano solo i campioni. Ho rivisto il rettilineo di Buonfornello e mi sono chiesto: ma come facevamo a correre a 300 all'ora in quel budello senza protezioni? E poi la gente, migliaia di persone sul ciglio della strada. La sicurezza non esisteva, il rischio era il nostro mestiere». La Targa è un mito, ma ICKX si tira fuori. «No, io non sono tra i grandi della corsa. Sono arrivato dieci anni più tardi, ai miei tempi la Formula 1 stava crescendo e dividersi tra i prototipi e le monoposto diventava difficile. Ho corso una sola Targa Florio, nel 1973, facevo coppia con Brian Redman con la Ferrari 312 PB. Purtroppo al secondo giro presi male una curva, una pietra bucò la gomma e tutto finì. Questa corsa mitica ha creato altri miti, Vaccarella, Elford, Muller... Io avrei voluto correrla altre volte, ma mi fu impossibile. Però, oltre a quelle curve che facevano girare la testa, ho sempre portato dentro la simpatia e la generosità della gente di Sicilia, che mi invitava a casa sua o a raccogliere le arance». Oggi l'automobilismo è profondamente cambiato, la Formula 1 fa la parte del leone e al resto lascia solo le briciole. ICKX ammette: «Oggi ci starei male in questo mondo, noi forse eravamo incoscienti e un po' dilettanti, ma ci divertivamo tanto. Non c'era il concetto di professione esclusiva, si correva una gara con una Casa e nella successiva si cambiava. Io ho fatto di tutto e sono stato un po' più fortunato di tanti altri, perché oggi sono qui a raccontarlo». Tanti compagni e amici se ne sono andati sulle piste: Jim Clark, Ludovico Scarfiotti, Lorenzo Bandini, Jo Siffert, Bruce McLaren, Ignazio Giunti, Pedro Rodriguez, Piers Courage, Jochen Rindt, Francois Cevert. Forse anche di qualcuno di loro parlerà oggi alle 17 «Monsieur Le Mans», nel convegno a Palazzo dei Normanni sul Centenario della Targa FLORIO, organizzato all'Ars dal Panathlon Club presieduto da Nino Vaccarella. Saranno presenti anche gli altri ex piloti Nanni Galli e Arturo Merzario, e l'ingegnere Mario Forghieri con il quale la Ferrari vinse 12 campionati del mondo di Formula 1 (8 per costruttori e 4 per piloti). da il Gds del 4/5/2006 |