GOMME | |
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DUNLOP Di mestiere, il signor Dunlop, faceva il veterinario. Ma non sarebbe certo passato alla storia dell’automobile per questa attività. Nato in Scozia nel 1840, laureatosi in veterinaria a Edimburgo, attivo nel suo ramo a Belfast, in Irlanda, nel 1887 ha l’intuizione geniale che avrebbe modificato il mondo dei trasporti su strada. Per consentire al triciclo del piccolo figlio un’andatura più confortevole sul pavimento di casa decide di ricoprirne le ruote di legno con una superficie pneumatica. A questo scopo realizza una gomma vulcanizzata, gonfiata con una pompa e avvolta in un nastro di tela. Nel 1888 il suo pneumatico viene brevettato; per lo sfruttamento commerciale fonda nel 1889 una società insieme con H. du Cros. Nel 1895 Dunlop abbandona l’azienda e reinveste il denaro in una fattoria australiana. Muore a Dublino, pieno di debiti, nel 1921, ma il suo nome, divenuto marchio commerciale, è sopravvissuto fino ai giorni nostri. | |
GOODYEAR Celebre inventore americano, nasce a New Haven, nel Connecticut (USA), nel 1800. Gli si deve la scoperta del procedimento chimico che consente di trasformare la gomma naturale in un prodotto utilizzabile come materia prima in diversi settori, compreso quello dei pneumatici automobilistici. Per raggiungere il suo scopo, Goodyear impiega anni e anni di ricerche, durante i quali vive persino della carità dei vicini; la sua vicenda personale registra anche arresti per il mancato pagamento di debiti. Nel 1839, però, arriva finalmente la grande scoperta. E, come spesso accade, avviene per errore. Goodyear sta infatti mescolando gomma liquefatta e zolfo quando rovescia accidentalmente una parte della soluzione sul piano rovente della stufa: la sostanza si rapprende e l’inventore la butta. Salvo, poi, accorgersi che, raffreddandosi, i pezzi scartati erano diventati al tempo stesso elastici e consistenti, due caratteristiche fino a quel momento ritenute da tutti gli scienziati del settore incompatibili. Goodyear aveva inventato così la vulcanizzazione della gomma, ma le sue capacità commerciali non eccelsero. Vendette per una cifra esigua il brevetto e morì, nel 1896, lasciandosi alle spalle una marea di debiti. Il suo nome, tuttavia, è sopravvissuto fino ai nostri giorni, grazie alla fondazione, nel 1898, di una fabbrica artigianale di oggetti di gomma a lui dedicata da parte dell’imprenditore Frank Seiberling. L’azienda costruì il suo primo pneumatico per automobili nel 1899, iniziando un’attività proseguita con successo fino a oggi nel nome dell’inventore della vulcanizzazione. | |
PIRELLI Nel 1872 Giovanni Battista Pirelli, ingegnere ventiquattrenne, costituisce la Pirelli & C. a Milano, dove l’anno successivo sorge il primo stabilimento per la produzione di articoli in gomma. Entro fine secolo si avvia la diversificazione, con la produzione di conduttori isolati per telegrafia (1879), quella di cavi telegrafici sottomarini (1886) e la nascita del primo pneumatico per bicicletta (1890). Il primo pneumatico per vettura risale al 1901. Comincia così l’espansione geografica, con stabilimenti di cavi in Spagna (1902), Gran Bretagna (1914), Argentina (1917). Tra le due guerre, nel 1927, si realizza il primo cavo a olio fluido: una tappa tecnologica fondamentale. Sul fronte pneumatici, viene lanciato il «Superflex Stella Bianca». L’espansione internazionale si rafforza ulteriormente: nel 1929 viene avviata la produzione di cavi anche in Brasile e di pneumatici in Gran Bretagna. Produzioni di articoli vari vengono, inoltre, avviate in Spagna (1917), in Argentina (1919) e in Belgio (1938). A partire dagli anni 20 piloti del calibro di Nuvolari, Ascari, e poi Fangio, conseguono una lunga serie di vittorie con pneumatici Pirelli, marca che a tutt’oggi registra oltre 80 successi in altrettanti Gran Premi internazionali e 6 Campionati del mondo Conduttori; da menzionare inoltre le 18 vittorie nella leggendaria Mille Miglia con Alfa Romeo e Ferrari. Nel secondo dopoguerra, nel 1948, nasce il radiale «Cinturato» che lascerà il segno nella storia del pneumatico. Anche l’espansione geografica prosegue costante: nascono stabilimenti di cavi in Canada (1953) e Messico (1956), di prodotti di gomma in Francia (1957), di pneumatici in Grecia e in Turchia (1960). Gli anni 60 e 70 testimoniano la continua espansione del Gruppo. In Germania nel 1963 viene acquisita la Veith (pneumatici). Attività produttive cavi nascono in Perù (1968) e in Australia (1975); vengono acquisite attività cavi in USA (1978), in Francia e in Costa d’Avorio (1980). Sono anche gli anni dell’unione con la Dunlop (1971): un’iniziativa che ha anticipato la tendenza alla concentrazione del settore gomma, che viene però pesantemente condizionata dal contesto esterno. L’unione, che non dà i frutti sperati, si scioglie nel 1980. In quegli anni Pirelli inventa i pneumatici ribassati, la più significativa innovazione tecnologica dopo il radiale, mentre nei cavi viene realizzata una vera rivoluzione: nascono i cavi a fibre ottiche. È Pirelli che nel 1982 avvia la prima produzione italiana di fibre, a Battipaglia (SA), subito seguita da molte altre consociate estere. Gli anni 80 sono, per la Pirelli come per gran parte delle imprese occidentali, quelli della ripresa. Molte le acquisizioni: nei pneumatici la Metzeler e la Armstrong; nei cavi la Filergie e agli inizi degli anni 90 i cavi terrestri per telecomunicazioni della Standard Telephone Cable. Dopo l’impegnativo programma di ristrutturazione del 1992/93, che ha implicato tra l’altro la cessione delle attività non strategiche del Settore Prodotti Diversificati, il gruppo avvia e consolida una fase di rilancio sullo scenario internazionale, caratterizzata da nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi mercati (Indonesia, 1995; Cina, 1996). Negli anni recenti, la Cavi e Sistemi stringe un accordo strategico con l’americana Cisco Systems per un più preciso posizionamento nelle telecomunicazioni, mentre l’azienda rafforza il primato nell’energia con le acquisizioni delle attività Siemens in 14 Paesi (1998), Metal Manufacturers in Australia e Draka Holding in Olanda e Finlandia (1999). Il nuovo millennio si apre all’insegna di e-Pirelli: un cambiamento culturale che mette con successo il gruppo in prima linea di fronte alla rivoluzione Internet. In questo contesto di ricerca tecnologica, di particolare rilievo appare la fondazione dell’Istituto Piero Pirelli, dedicato al presidente della | |
2^ TARGA FLORIO DUNLOP è già presente ! | |
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