COLLESANO |
Si inaugura domani pomeriggio alle ore 16 a Collesano, sulle Madonie, il MUSEO della TARGA FLORIO, realizzato dalla locale amministrazione comunale con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana e dell’Automobile Club Palermo. | |
| Alla cerimonia presenzieranno alcuni campioni del passato, protagonisti e vincitori di diverse edizioni, e tra questi Nino Vaccarella, primo negli anni ’65, ’71 e ’75, il barone Antonio Pucci, che si impose nel ’64 con la Porsche 904, Sandro Munari, vincitore nel ’72, Carlo Mario Abate, primo con Bonnier nel 1963, Maria Teresa DE FILIPPIS, prima donna a correre in Formula 1, Armando Floridia, vincitore della penultima edizione di velocità, Carlo e Rosadele Facetti, Tonino NICODEMI, Giampiero BISCALDI, i famigliari di alcuni campioni: Isabella Taruffi, che corse con il marito Piero l’edizione del ’57, Margot Maglioli, figlia di Umberto, vincitore di tre edizioni, Cristina Vianini Baghetti, Ida Benignetti e Luigi SCARFIOTTI, Margherita Riccardelli Bandini, ed i meccanici della Ferrari, Borsari e Vecchi. |
Ospitato in un ex convento domenicano, adiacente la Casa Comunale, il Museo Targa Florio farà ripercorrere lungo un percorso ideale con l’ausilio di immagini inedite, documenti ed oggetti (caschi, tute, guanti, parti di auto), la lunga storia di questa fantastica corsa che ancor oggi continua a svolgersi, con la formula del rally, sulle stesse strade delle Madonie. | |
Collesano, che si trova a 468 mt sul livello del mare e conta circa 4600 abitanti, ha fatto parte fin dalla prima edizione del percorso della Targa Florio che si disputava sul “Grande Circuito delle Madonie” di ben 148 km. Anche il “Medio Circuito” di 108 km, utilizzato fino al 1930 ed il famoso “Piccolo” di 72 km, teatro fino al 1973 delle edizioni valide per il Campionato del Mondo Marche, attraversavano il centro montano, dal quale iniziava l’impegnativa discesa verso il mare e verso il rettilineo di Buonfornello. Tutte le più recenti edizioni della Targa Florio continuano a transitare da Collesano, punto d’arrivo di alcune tra le più note ed impegnative Prove Speciali del moderno rally. | |
L'EVENTO Il 6 maggio 1906, alle ore 6,00, debuttava sulla scena automobilistica internazionale, la Targa Florio. Cornice dell'evento uno dei più incomparabili palcoscenici naturali del mediterraneo: le strade sinuose, poco più che mulattiere, ancora percorse da greggi, diventavano, loro malgrado, pista per ardimentosi piloti e scalpitanti vetture, i cui cavalli andavano gradatamente sostituendo tradizionali e ormai superati mezzi di trasporto. Il Patron della Targa, Vincenzo Florio, volle fortemente questa corsa, motivato dalla passione per le macchine e le competizioni, dall'interesse per il progresso ed, ancora, dalla sua personale esigenza di far emergere la Sicilia dal suo passato, sì glorioso, ma incatenato da ataviche condizioni di sottosviluppo. Egli intuiva, per la sua idea, un glorioso futuro. Sostenendone l'avvio, accudendola amorevolmente in momenti che l'avrebbero condotta ad un inesorabile declino, adattandola, quindi, alle esigenze dell'attimo, alle disponibilità di vetture e piloti, alle novità dei regolamenti e, non ultime, alle risorse economiche. In ogni caso, Vincenzo Florio riuscì, sino alla sua morte avvenuta nel 1959, a perpetrarne la continuità lasciando , poi, ai suoi eredi morali, il compito di proseguirne il cammino. La Città di Collesano, pura gemma delle Madonie, riconoscente a Vincenzo Florio ed alla sua Targa, per avere legato il proprio destino al suo, dedica, con il contributo dell'A.C.I. Palermo e di un nugolo di appassionati, il Museo ove rivivranno le gesta degli uomini e delle loro vetture che, nell'incantevole anfiteatro madonita, segnarono un'epopea di sfide romantiche ed un'era di progresso tecnico. |
Dal Numero Unico della 73^ Targa Florio (1989): COINVOLGERE LE ISTITUZIONI PER CREARE AL PIÙ PRESTO UN MUSEO DEDICATO ALLA CORSA MADONITA di Vito Maggio. Lo scorso ottobre, nel presentare il catalogo della mostra «Un mito. La Targa Florio» realizzata da Vincenzo Prestigiacomo e curata da Erminia Manno, nell'ambito della X Rassegna di Palermo/International Sportfìlmfestival, scrivevo che scopo principale, se non esclusivo, della Mostra era quello di porre la prima (ideale) pietra nella realizzazione di un Museo cittadino dedicato alla "corsa pili vecchia del mondo". |