| La fortuna di André Citroen ebbe inizio con l'impiego industriale degli ingranaggi bielicoidali che egli produsse a partire dal 1913 non soltanto per "industria automobilistica ma anche per la trasmissione del moto dei mezzi navali, incluso il Titanic. In precedenza aveva lavorato per la Casa automobilistica Mors che, proprio grazie alla sua direzione, riuscì a decuplicare la produzione. Durante la guerra, seguendo l'esempio americano, diede l'avvio alla produzione in grande serie di armi belliche, trasferendo alla fine del conflitto questo concetto industriale anche nella fabbricazione delle automobili. Il primo modello Citroen fu la 10 HP Tipo A, presentata nel 1919 e mossa da un motore da 1327 cm³ a valvole laterali da 18 CV. Nel 1922 vennero introdotti due nuovi modelli, la 10 HP Tipo B2 (con motore da 1452 cm³) e la più popolare 5 HP Tipo C da 856 cm³. In quello stesso anno ebbe luogo la famosa traversata del Sahara da parte di un gruppo di semicingolati sviluppati sulla meccanica della 10 HP Tipo B2. La B10, presentata nel 1925 fu la prima automobile di produzione Francese con carrozzeria completamente in acciaio. Il modello più rappresentativo della successiva Serie C fu senz'altro la sei cilindri C6 (presentata nel '29) disponibile con un motore di 2442 cm³ e successivamente (con la C6F 'CGL') anche con un 2650 cm³. Nel 1934 la Citroen presentò la sua rivoluzionaria 7A Traction Avant, il cui sviluppo comportò investimenti tanto elevati che André, ormai in bancarotta, fu costretto a cedere la Sua azienda alla Michelin. Tra il 1934 e il 1940, la Traction Avant fu prodotta in 21 differenti versioni, con motori 4 cilindri da 7 e 11 CV e con motore 6 cilindri da 15 CV; non entrò invece mai in produzione il modello sempre a trazione anteriore che prevedeva un motore V8 a V da 22 CV. Finita la II Guerra Mondiale, la Citroen rimise in produzione la Traction Avant nelle versioni da 11 e da 15 CV, mentre al Salone di Parigi del 1949 espose la straordinaria 2 CV, una piccola e spartana automobile a trazione anteriore con motore a 2 cilindri orizzontali contrapposti raffreddato ad aria aveva una cilindrata di soli 375 cm³. Nel 1954 la Citroen dotò la 15 Six H di sospensioni idropneumatiche, una anticipazione della famosa DS 19, il cui lancio avvenne l'anno seguente. Nel 1956 venne presentata la ID 19, una versione meno sofisticata della DS, mentre nel 1961 iniziò la produzione della Ami 6, una specie di 2 CV in versione più raffinata. Nel1967 apparve la DS 21, e nel 1968 la Oyafle, una altra 'piccola' con motore a 2 cilindri orizzontali raffreddati ad aria. Nel 1968 uscirono dalle catene di montaggio i primi modelli destinati al tempo libero, tra i quali la Mehari, una fuoristrada con carrozzeria in plastica. Il modello più importante del 1968 resta comunque la GS, con motore a 4 cilindri orizzontali. Sempre nel 1968, la Citroen acquisì il controllo finanziario della Maserati e la successiva cooperazione portò alla realizzazione della lussuosa SM dotata del 6 cilindri a V da 2670 cm³ con 2 alberi a camme in testa per bancata, di produzione Maserati. Nel 1975 la DS venne sostituita dal!a ex 2000, il cui motore, con il passare degli anni, subì vari aumenti di cilindrata passando da 2200 cm³', quindi a 2400 cm³ ed infine a 2500 cm³. Verso la metà degli anni Settanta il controllo della Citroen passò alla Peugeot e nacque cosi la LN che utilizzava una carrozzeria di produzione Peugeot abbinata ad un motore Citroen. Nel 1982 la Citroen ha lanciato la gamma BX, una media cilindrata per 1'1 cui carrozzeria --disegnata in collaborazione con Bertone - si è fatto largo impiego di materiali leggeri. Nella gamma attuale vi e anche la berlina ex 25 GTI Turbo. |