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Quello che oggi è solo il marchio di una linea di vetture prodotte dalla British LEYLAND, è stata un tempo la ragione sociale di una delle maggiori fabbriche d'automobili inglesi, fondata da Herbert Austin nel 1906. Dopo aver lasciato l'incarico di direttore generale della Wolseley, Austin decise di intraprendere in proprio la produzione di automobili. in società con un amico, acquistò e attrezzò un vecchio stabilimento tipografico presso Longbridge, a sud di Birmingham. Il progetto della prima vettura di Austin fu esposto in forma grafica già al Salone di Londra del 1905. Il primo esemplare funzionante fu invece presentato alla stampa nell'aprile del 1906, venendo accolto con favore La vettura era convenzionale, secondo gli standard del tempo, ed eseguita molto accuratamente: due caratteristiche dell'intera produzione Austin anteguerra. Era equipaggiata dal primo motore verticale di Austin, un gruppo a 4 cilindri fusi individualmente e imbullonati sul basamento, con valvole bilaterali e due alberi a camme. Nel giro di pochi anni, la Casa seppe offrire un'ampia gamma di modelli a 4 cilindri di 10, 15/24 e 40 HP, più una 6 cilindri di 50 HP. Esemplari di quest'ultimo modello, adeguatamente sviluppati, furono iscritti al Grand PRIX di Francia del 1908, dove si classificarono al 18° e 19' posto. Nel 1909, precursore di un più famoso 7 HP, era apparso un modello Austin monocilindrico di 1100 cm'. Fu pure presentato un bizzarro taxi-limousine con cabina di guida posta sopra Il motore di 15 HP. Ancor prima della fine della guerra, Austin annunciò che, al termine del conflitto, avrebbe concentrato la produzione su un solo modello di ispirazione americana, la Twenty (20 HP) con motore di 3600 cm³. A seguito dell'insuccesso di vendita di questa spaziosa automobile, la Casa si ritrovò però in amministrazione controllata. Fu allora messa in produzione una nuova vettura di 1600cm', la solida e affidabile Twelve, che rimase in produzione sino al 1936. Inizialmente assai più piccola della Twenty, fu ampliata nel 1927, mentre la cilindrata passa a 1861 cm³. Nel 1922 era intanto apparsa la famosa Austin Seven, la più piccola 4 cilindri inglese, con motore di soli 696 c', presto maggiorato a 747 cm³. Una nuova elegante 6 cilindri Twenty di 3400 cm³ fu messa in vendita nel 1927. L'anno successivo, mentre l'originale Twenty a 4 cilindri usciva di produzione, la cilindrata della 6 cilindri fu ridotta a 2249 cm³, dando vita alla Sixteen. Una versione poco felice fu la Twelve a 6 cilindri del 1931, mentre una buona accoglienza ricevettero, negli anni successivi, la Ten di 1125 cm³ e 18 Light Twelve a 4 cilindri di 1535 cm³, rimaste in produzione sino al 1947. Nel1939 la famosa Seven fu sostituita dalla Eight di 900 cm³, a sua volta uscita di produzione nel 1947. La prima Austin a valvole in testa, con carrozzeria della Twelve, nuovo telaio e motore di 2199 cm³ fu presentata nel 1945 come modello Sixteen. Nel 1948 furono adottate per la prima volta le sospensioni anteriori indipendenti sui modelli Princess, Sheerline e A 40 di 1200 cm³ Scarsa accoglienza ricevette la A 90 Atlantic, una vettura dalla linea singolare allestita nello stesso anno per il mercato americano. Nel 1952 l'Austin e la Morris, superate antiche rivalità, si fusero, dando origine alla British Motor Corporation. Nello stesso anno fu presentata la prima vettura BMC, la A 30 con motore di 803 cm³ a valvole in testa. Nel 1954, per conto della Nash (più tardi assorbita dall'American Motor). fu prodotta a Longbridge un'altra vettura destinata al mercato statunitense, la Metropolitan. Carrozzata 'all'americana', fu dotata di un motore A 40 di 948 cm³. Nel 1955 apparvero la Cambridge con motori A 40 e A 50 e la Westminster, una vettura a 6 cilindri di 2600 cm³. Nel 1959 fu presentata la rivoluzionaria Mini, inizialmente venduta come Austin Seven. Progettata da Alec Issigonis, era equipaggiata con un motore di 848 cm³ serie A montato trasversalmente in blocco con la scatola del cambio a 4 velocità. Del tutto originali furono le sospensioni Moulton in gomma e la forma a scatola. La Mini fu seguita nel 1964 dal modello 1100 con sospensioni Hydrolastic (disponibili pure sulle Morris) e, due anni dopo, dal modello 1800, che però ebbe meno successo. Nel 1968 la BMC fu assorbita dalla LEYLAND, che assunse la denominazione di British LEYLAND; nel 1969 fu presentata la Maxi con motore di 1485 cm³ e asse a camme in testa. |
17^ TARGA FLORIO - 9^ COPPA FLORIO | |
18^ TARGA FLORIO 24 aprile 1927 L' AUSTIN BNC ancora con IGNAZIO ZUBIAGA |