17^ GIRO DI SICILIA 
 giugno 2005
Auccello – Panepinto (Alfa Romeo Giulietta Sprint)

I vincitori del 17^ Giro Di Sicilia AUCELLO - PANEPINTO su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1961.

  
  

Conferme al Giro di Sicilia - Targa Florio Auccello e Panepinto, terzo sigillo di fila
PALERMO. Quando un bambino, aiutandosi con pianti e urla, costringe i genitori a fermare l'auto per poter ammirare da vicino le auto d'epoca che sfilano lungo i tornanti del Circuito delle Madonie, si comprende il perché del successo del Giro di Sicilia - Targa Florio, giunto alla XVII edizione. La passione per le auto, ed in particolar modo per quelle d'epoca, accomuna tutti, grandi e piccoli. A vincere la gara di regolarità è stata, come da previsione, la coppia Auccello - Panepinto, in testa fin dalla prima tappa con l'Alfa Romeo Giulietta sprint del 1961. La coppia palermitana, che ha totalizzato 378 penalità, ha subito, durante le 5 prove di abilità disputate nell'ultima giornata, un parziale ma vano recupero da parte della Lancia Ardea del '52 di De Simone e Attinasi, il cui punteggio finale è stato 411. Terzo, con 834 penalità, il vicepresidente del Veteran car club Panormus, sodalizio organizzatore del Giro, Giuseppe GIACONIA, in coppia con Cosimo De Roberto (su Lancia AureliaB20 del' 57). Confermato anche il quarto posto in classifica della coppia al femminile Confaloni - Cilloni su Austin Healey del 1955. Tra gli ospiti Nanni Galli, protagonista delle quattro ruote negli anni 70. Il pilota bolognese è stato protagonista di alcuni giri con la Ferrari 330 P3/4 del'66, l'auto più applaudita dal pubblico. A seguire le peripezie dell'ex pilota di Formula 1 sulla «rossa», anche una troupe della Rai, quasi a sottolineare il rilievo che ha raggiunto la manifestazione isolana anche a livello nazionale.
Splendida e, come sempre, molto seguita da appassionati e semplici curiosi, la quinta e ultima tappa, la «Targa Florio». Partiti da Torre Normanna, i piloti si sono diretti, lungo il Circuito delle Madonie, alle Tribune di Cerda, dove nel consueto bagno di folla è stata disputata una prova di abilità. Quindi il percorso di gara ha condotto la «carovana», che nel frattempo si è andata assottigliando a causa degli ovvi problemi sorti nei motori di auto che in alcuni casi hanno persino cento anni, fino a Palermo, dove in Viale delle Scienze c'è stato l'arrivo ufficiale delle sette autovetture che hanno portato a termine la competizione. E a Collesano, Campofelice di Roccella, ma anche nella zona di Termini e per le vie di Palermo, sono stati tanti gli spettatori che dai marciapiedi e dai balconi delle case hanno potuto ammirare la storia dell'automobilismo a pochi metri di distanza.
Durante un momento di pausa della gara, arriva l'amaro sfogo del presidente del Veteran club, Edoardo Vetri, che si sente abbandonato dalle istituzioni, «in ritardo nei pagamenti», e sempre più solo nel portare avanti la macchina organizzativa, «se dovessi smettere io, non so se qualcun altro riuscirebbe a far proseguire il Giro». Ma basta un rombo in lontananza per far scomparire tutto il pessimismo: «Questa è la Ferrari 250 Gte che riparte», e si capisce cos'è che lo spinge ad andare avanti nonostante gli ostacoli, la passione. Spazio quindi ai progetti futuri, segno che a rinunciare all'organizzazione dei prossimi Giri, Vetri non ci pensa minimamente: «Ad agosto sarò negli Stati Uniti per definire i dettagli di un importante accordo, riuscire a portare alcune "perle" del museo di Indianapolis al Giro 2006, un modo per rendere indimenticabile il centenario della Targa Florio».
ALDO CANGEMI (GdS 6/6/2005).