IGNAZIO GIUNTI

Ignazio Giunti (Roma, 30 agosto 1941 – Buenos Aires, 10 gennaio 1971) è stato un pilota automobilistico italiano di Formula 1. Ignazio Giunti incominciò la sua carriera agonistica con l'Alfa e in particolare mettendosi in luce nel 1968 con l'AUTODELTA 33T finendo secondo alla Targa Florio e quarto alla 24 ore di Le Mans. Nel 1969 guidò regolarmente in team con Nanni Galli e gli ottimi risultati gli portarono l'attenzione della Ferrari aprendogli le porte nella Sport Prototipi alla guida della 512. Nel 1970 firmò in team la vittoria della 512S alla 12 ore di Sebring, il secondo posto alla 1000km di Monza, i terzi posti alla Targa Florio e alla 6 Ore di Watkins Glen. Questi risultati gli garantirono l'accesso alla massima serie automobilistica al volante della 312. Il debutto in F1 avvenne sul difficile circuito di Spa - Francorchamps dove Giunti, con una Ferrari 312B finì con un invidiabile quarto posto. Quello stesso anno corse altre 3 gare alternandosi allo svizzero Clay Regazzoni, e guadagnandosi la riconferma per l'anno successivo. La tragedia avvenne all'inizio del 1971 sul circuito di Buenos Aires durante la 1000 km. Jean - Pierre Beltoise, su Matra, esaurì il carburante in prossimità dell'ultimo tornante prima del rettilineo principale; decise pertanto di riguadagnare la corsia dei box spingendo a mano la sua 650, probabilmente ignaro del fatto che - a norma di regolamento - anche se avesse raggiunto i box non gli sarebbe stato consentito di ripartire. Quasi in prossimità dell'ultima piega a sinistra Beltoise decise di correggere la traiettoria della vettura che stava derivando troppo verso il centro della pista, spostandosi a fianco di essa per poter girare il volante. In quel preciso istante giunsero Giunti e Parkes. Giunti, ampiamente in testa con la Ferrari 312, stava tallonando il doppiato Mike Parkes su Ferrari 512 quando, affrontato l'ultimo tornante prima del traguardo, la coppia si trovò in piena traiettoria la Matra che Beltoise stava spingendo a mano. Parkes ebbe modo di evitare l'impatto mentre per il povero Giunti non ci fu scampo. La violenza dello scontro e il conseguente incendio della Ferrari non lasciarono al pilota romano possibilità di sopravvivere. Ad Ignazio Giunti è intitolato l'Istituto Superiore di Scienza dell'Automobile, ente formativo di specializzazione post-diploma con sede a Modena.

51^ TARGA FLORIO
14 maggio 1967

51^ TARGA FLORIO
14 maggio 1967
 

52^ TARGA FLORIO
5 maggio 1968
L' ALFA ROMEO 33/2 2,0 di IGNAZIO GIUNTI e "NANNI" (GIOVANNI GALLI).
 

52^ TARGA FLORIO
5 maggio 1968
 

53^ TARGA FLORIO
4 maggio 1969
 

IL CASCO DI IGNAZIO (GP Belgio 1970)

Nel numero unico della 55^ Targa Florio, 16 maggio 1971, una pagina ricorda Ignazio e...

... un' altra è dedicata alla mamma,  la baronessa Gabriella Giunti, Presidente d'onore della 55 Targa Florio.

RICORDO DI IGNAZIO GIUNTI.

Di ceppo calabrese, ma romano di nascita (era nato il 30 agosto '41), Ignazio Giunti era cordiale, sebbene di poche parole, semplice nei modi, eppure di larghe vedute e, ciò che più conta per un pilota, andava forte. Ad esclusione della prima Alfa Romeo Giulietta comprata a proprie spese, Ignazio è sempre stato "accasato", caso raro nei primi anni '60. Fra i suoi "profeti" troviamo i preparatori Mauro Urbani e Gigetto Giraldi, che a costo dì sacrifici lo portarono alla ribalta. Agli inizi si ricorda Giunti più per le sue spericolate acrobazie che per i risultati. Aveva coraggio, dava spettacolo e nello stesso tempo cresceva come pilota. Con lungimiranza andò presto a gareggiare all'estero. Nel '65 la Squadra Bardhal gli procurò un'Abarth 1000 berlina ufficiale per il Campionato Europeo della Montagna. Giunti vinse otto gare su nove. L'anno dopo Mario Angiolini del Jolly Club gli offrì un'Alfa Romeo GTA, con la quale ottenne prestazioni tali da meritare l'assunzione in AUTODELTA, emanazione sportiva dell'Alfa. Nel '67 ricambiò conquistando con la GTA il Campionato Europeo Turismo della Montagna. Nel '68 e '69 disputò il Mondiale Marche con l'Alfa Romeo 33 e fornì ottime prove in coppia fissa con Nanni Galli. Poi un giorno a Monza avvenne il magico incontro con Enzo Ferrari, che gli offrì le sue macchine Formula 1 e Sport. Con le Sport-Prototipo del Cavallino Giunti ne 1970 vinse a Sebring, fu secondo a Monza, terzo alla Targa Florio, quarto alla 1000 km di Spa e tornò a vincere nella 9 Ore di Kyalami. In Formula 1 fu quarto a Spa, 4° nel G.P. di Francia, settimo in Austria, mentre a Monza fu costretto al ritiro. I risultati della stagione gli consentirono di divenire Campione Italiano della Velocità. La stagione 1971 si presentava, dunque, ricca di promesse, ma il 10 gennaio a Buenos Aires un assurdo incidente con J.P. Beltoise, che spingeva la sua Matra in mezzo alla pista, lo portò via mentre era in testa con la vittoria negli occhi.