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![]() | L'AUTOMOBILISMO NELLE PAGINE DELLA GAZZETTA DELLO SPORT - 1949-1958 |
![]() | 1949. Da Nuvolari ad Alberto Ascari: l'automobilismo scopre un nuovo idolo. In Brasile, nel gran premio della Cavea, circuito che tutti chiamano Il «trampolino del diavolo», la Maserati di Ascari sbatte contro una roccia e rimbalza su una pianta: fratture assortite. Ascari si riprendo e in aprile passa alla Ferrai, in giugno a Monza, nel gran premio dell'autodromo, è 3° dietro Fangio (a sinistra, guida la corsa tallonato dall'argentino, poi sarà vittima di un guasto al cambio che lo costringerà a usare solo la terza). In Olanda la sua Ferrari perde una ruota a 170 all'ora: Ascari la tiene in pista. E in settembre vince Il gran premio d'Italia. Sono passati 25 anni dal trionfo a Monza di suo padre Antonio. |
![]() | 1950. Il primo gran premio del mondiale di Formula 1 si corre in Gran Bretagna a Silverstone, su un circuito ricavato da un vecchio aeroporto 40 miglia a nord di Londra. Davanti a 100.000 spettatori e ai reali d Inghilterra dominano le rosse monoposto dell'Alfa Romeo. Gli alfisti Farina, Fagioli, Fangio (argentino) e Parnell (inglese) conquistano le prime posizioni della griglia di partenza. Nella seconda tornata, Farina (a destra durante una sosta ai box) stabilisce il giro più veloce, record della pista. Unico neo dell'Alfa è il ritiro di Fangio a 8 giri dalla fine. ... |
![]() | ... Farina (a sinistra) taglia il traguardo davanti a Fagioli e Parnell. |
![]() | 1950. Il principe Ranieri di Monaco premia l'argentino Manuel Fangio, vincitore su Alfa del gran premio di Montecarlo. Decisivo Il primo giro: alla curva del Tabaccaio Farina e Fagioli vanno In testacoda e si ritirano. Manuel Fangio, invece, evita l'ingorgo e vince. |
![]() | 1950. Al Bermgartnen di Berna si corre Il gran premio di Svizzera, terzo della stagione dopo Silverstone e Monaco. A sinistra le prime due file della griglia di partenza: Fangio (n. 14), Farina (16), Ascari (18) e Fagioli (12). La corsa è un monologo Alfa: l'unico brivido è il ritiro di Fangio, che da via libera a Farina, primo davanti all'altro alfista Fagioli. Gli altri piloti sono tutti doppiati! Fangio vince i successivi gran premi del Belgio e di Francia. Decisiva è l'ultima corsa, in programma a Monza: Fangio si ritira, Farina vince e si laurea primo campione del mondo di formula uno. E pensare che a 20 anni, per racimolare i soldi necessari all'acquisto di un'auto tipo «sport», giocava in Borsa i risparmi messi da parte lavorando nella carrozzeria del padre a Torino. |
![]() | 1951. E' nato in Argentina, figlio di un italiano emigrato all'età di 7 anni dalla natia Chieti. Ha le gambe storte, pochi capelli, una voce sottile e un breve passato di pugile e calciatore: a 16 anni era già meccanico in un'officina per auto da corsa. E' Juan Manuel Fangio, campione del mondo di F.1 nel 1951 su Alfa Romeo. Fangio vince i gran premi di Svizzera, Francia e Spagna, è 9° in Belgio, 2° in Inghilterra e Germania, si ritira a Monza per problemi al motore. L'argentino conquista la certezza del titolo soltanto nell'ultima corsa a Barcellona: il suo duello con il ferrarista Alberto Ascari appassiona l'Italia ed è un segnale importante. Significa che quella dell'Alfa non è più la scuola dominante. Il motore aspirato della Ferrari vince in Inghilterra (Gonzales), in Germania e in Italia (Ascari). A fine stagione iI colpo di scena: l'Alfa, paga dei risultati e decisa a rilanciare la produzione di serie, si ritira dalle corse. Da così via libera alla Casa del cavallino A destra, Fangio seguito da Gonzales al Nürburgring. |
![]() | 1951. I1 14 luglio 1951 a Silverstone la Ferrari spezza l'egemonia dell'Alfa e per la prima volta vince un gran premio. L'argentino Gonzales supera Fangio al 39° giro e al traguardo (a destra) lo precede di quasi un minuto. ... |
![]() | ... Enzo Ferrari ascolta le impressioni di Ascari durante alcune prove. Dietro, a capo chino, c'è Gonzales. |
![]() | 1952. In Formula 1 Alberto Ascari è il fulmine delle partenze. Ascari è solito scattare subito in testa per demoralizzare gli avversar! e vincere in solitudine. E' un «giochetto» che nel 1952 gli riesce sei volte e che 10 anni dopo sarà adottato da Jim Clark. In Germania Ascari rifila 7" a tutti nel primo giro. A sinistra eccolo in testa dopo il via: lo insegue il francese Manzon. Nel finale si concede il brivido di una lunga sosta ai box per problemi di olio. Farina lo supera, ma Ascari gli recupera 8" In un giro e vince con 14" di vantaggio. ... |
![]() | ... eccolo risalire sulla Ferrari dopo un'uscita di pista alla curva di porfido a Monza, nelle prove del G. P. d'Italia. |
![]() | 1953. Alberto Ascari si conferma campione del mondo di Formula 1. Domina cinque gran premi e in Germania sfiora un'impresa storica: vincere per la quarta volta consecutiva al Nürburgring, un colpo mai riuscito a Caracciola e Rosemeyer, i re incontrastati della pista. Ascari fa corsa di testa, ma perde un pneumatico e lascia via libera a Farina. Il 30 dicembre il colpo di scena: Ascari lascia la Ferrari e firma per la Lancia un contratto «totale». Avrebbe corso sia con le vetture sport sia con la nuova monoposto progettata dalla Casa torinese. A sinistra, una fase della gara Internazionale di Goodwood (Inghilterra), valida per auto di qualsiasi cilindrata. Alla «chicane» delle tribune è in testa la BRM di Fangio. Ma al traguardo vince la Ferrari Special dell'Inglese Mike Hawthorn. |
![]() | 1954. Il campione del mondo di Formula 1 Alberto Ascari, passato alla Lancia, torna in pista solo nel gran premio di Francia, terza corsa stagionale La Lancia non è più in grado di mettere a punto una monoposto competitiva per il 1954 e lascia libero Ascari di correre In Francia con una Maserati e, a Monza, con una Ferrari. L'argentino Manuel Fangio vince sei gran premi (due su Maserati e quattro su Mercedes) laureandosi campione del mondo per la seconda volta consecutiva. A sinistra la partenza del gran premio di Gran Bretagna, a Silverstone, vinto dalla Ferrari dell'argentino Gonzales. |