DE DION BOUTON

Tra il 1880 e il 1890 due meccanici, BOUTON e Trepardoux, si dedicarono alla costruzione di carrozze a vapore, sostenuti e incoraggiati dal loro intraprendente cognato, il conte Albert de Dion. Tra le innovazioni tecniche introdotte da questi pionieri della meccanica, ricordiamo il ponte de Dion, un tipo di assale il cui progetto fu in realtà una vera e propria intuizione di Trepardoux. Nel 1894, dopo che De Dion e BOUTON avevano deciso di sperimentare i motori a benzina, Trepardoux uscì dalla società, convinto che ogni studio dedicato a questo tipo di propulsore era soltanto una perdita di tempo. I fatti però diedero ragione ai suoi ex soci che, nel 1895, ultimarono un motore monocilindrico in grado di funzionare al regime massimo di 3500 giri/ min; questo motore equipaggia tutti i tricicli sportivi costruiti dalla De Dion BOUTON sino al 1901. La De Dion BOUTON produsse anche una enorme quantità di motori per conto di altri costruttori di automobili e, negli anni successivi al 1904, lo stabilimento di Puteaux sforna oltre 40000 propulsori. Dal 1902, su tutti i modelli a motore posteriore (caratterizzati da un cambio a due velocità accoppiato a una semplice e funzionale frizione centrifuga) venne montato un propulsore da 6 HP; immediatamente dopo, venne lanciato il famoso modello K, con motore anteriore e con feritoie di raffreddamento ricavate su entrambi i fianchi verticali del cofano. Nel 1903 la De Dion BOUTON presento la S, la sua prima automobile con motore bicilindrico, alla quale, due anni più tardi, affiancò due modelli a 4 cilindri da 15 e 24 HP. Dalla fine del 1906, tutte le De Dion BOUTON montarono un cambio di velocità di tipo convenzionale. Nel 1910 la De Dion BOUTON iniziò la produzione piuttosto consistente di modelli con motore 8V, mentre un anno più tardi sospese l'impiego del ponte De Dion. Nel 1913 venne messo fuori produzione anche l'ultimo dei modelli monocilindrici, il DE 1. I modelli 8V continuarono a essere prodotti sino al 1923, parallelamente a dei 4 cilindri concettualmente superati. Nel 1923 venne presentato il 12/28 HP, fornito su richiesta anche con freni sulle quattro ruote, azionato da un motore con pistoni in alluminio e distribuzione a valvole in testa. Nel 1927 dopo un lungo periodo di crisi, la De Dion BOUTON sospese temporaneamente ogni attività produttiva, ricomparendo però sul mercato con un modello con motore a 8 cilindri in linea da 2,5 litri, al quale venne poi affiancato anche un 4 cilindri di 2 litri. Nonostante queste novità, le vendite continuarono a ristagnare, soprattutto perché il pubblico mostra uno scarso gradimento per il modello a 8 cilindri in linea. A nulla valse il tentativo, nel 1930, di rendere più interessante questo propulsore aumentandone la cilindrata a 3 litri, cosi che l'attività dello stabilimento di Puteaux si concluse nel 1932, anno in cui fu prodotta l'ultima vettura De Dion BOUTON, una 11 HP. La produzione di autocarri proseguì invece sin verso la fine degli anni Quaranta, allorché gli stabilimenti sino allora utilizzati per il montaggio vennero trasformati in officine di riparazione. Verso la fine degli anni Cinquanta il nome De Dion BOUTON fece una breve riapparizione su dei motocicli di piccola cilindrata.


8^ TARGA FLORIO - 2^ GIRO DI SICILIA
11/12 maggio 1913
La DE DION BOUTON di BERRA conquista un ottimo quarto posto assoluto.