FELICE BONETTO

Nato il 9.11.1903 a Manerbio (Brescia), morto il 21.11.1953 a Silao (Messico). Gran Premi disputati 16. Piazzamenti 8. Grande pilota sulle vetture Sport prima della seconda guerra mondiale, debutta a 47 anni in Formula 1 nel 1950 su una Maserati privata. Nel 1951 è all’Alfa Romeo, con cui conquista il terzo posto nel Gran Premio d’Italia. Nel 1952 vince la Targa Florio alla guida di una Lancia. L’anno successivo è ancora terzo a Zandvoort. L'ultima vittoria l'ottenne durante la VI edizione della Bologna - Passo della Raticosa, il 27 settembre 1953 a bordo della Lancia D24. Due mesi dopo, durante la IV Carrera Panamericana, alla quale partecipa con i compagni di squadra Piero Taruffi, Eugenio Castellotti, Juan Manuel Fangio e Giovanni Bracco, dopo essere in testa alla classifica provvisoria con un 1° posto e due seconde posizioni di tappa, Felice Bonetto rimase vittima di un grave incidente in Silao, Messico, dove morì il 21 novembre 1953. È sepolto nella sezione italiana del cimitero di Dolores, nella Città del Messico.


 

1953 37^ Targa Florio, un incidente in prova ne impedisce la partecipazione.
 
 

21 NOVEMBRE, 1953; FELICE BONETTO, UNA GRANDE PERDITA

Il 21 novembre 1953 si disputa la quarta tappa della Carrera Messicana, una delle più grandi e affascinanti maratone stradali. La vittoria sembra un affare privato tra i piloti della Lancia che ha schierato ben cinque D24. In testa è Felice Bonetto, alla sua quarta apparizione nella corsa messicana, con una quarantina di secondi di vantaggio sul compagno di squadra Piero Taruffi che ha già vinto la gara nel 1951. Terzo è Juan Manuel Fangio sempre con la Lancia. La gara è già stata funestata da un grave incidente nella prima tappa, fatale ad Antonio Stagnoli e al meccanico Giuseppe Scotuzzi, a bordo di una Ferrari 375 MM che ha capotato più volte dopo lo scoppio di un pneumatico. I 420 km da Città del Messico a Leòn e i successivi 530 km della quinta tappa da Leòn a Durango, sempre nella stessa giornata, promettono di essere decisivi. In effetti, Umberto Maglioli con la Ferrari 375 MM supera Fangio e si porta all’attacco del duo di testa. Lo stesso Taruffi è ora in scia di Bonetto. A Silao l’epilogo. Taruffi va fuori strada in una curva a destra. Bonetto continua ma poche centinaia di metri dopo è tradito da uno dei tanti “vados”, un canale di scolo che attraversa l’asfalto, che pure erano stati segnalati dai piloti con tratti di vernice rossa o blu durante le ricognizione. La Lancia N°34 finisce contro il muro di una casa e per Bonetto non c’è niente da fare. Dopo l’ulteriore rallentamento di Maglioli, Gianni Lancia impone ai suoi piloti di mantenere le posizioni e fa salire un meccanico a bordo di ogni vettura. La vittoria finale va a Manuel Fangio, che coglie una delle sue rare vittorie tra le sport. Felice Bonetto, che è ricordato da un monumento nel cimitero di Dolores a Città del Messico, era un pilota molto amato. Aveva appena vinto in Italia la Pontedecimo -Giovi. Nato a Manerbio il 9 giugno 1903, dopo le prime gare negli anni trenta, si era affermato ai massimi livelli dopo la guerra, brillando alla Mille Miglia, dove si era piazzato secondo nel 1949 con una Ferrari 166 MM Touring alle spalle di Clemente Biondetti, e nel 1953 con la Lancia, con la quale l’anno precedente aveva centrato la sua vittoria più prestigiosa alla Targa Florio. Ma non era solo un grande stradista, come dimostra la sua carriera in F1 dove ha corso con Maserati e Alfa Romeo. Tra i migliori risultati di Bonetto ricordiamo i terzi posti al Gran Premio d’Italia del 1951 e al Gran Premio d’Olanda del 1953. (Franco Carmignani).

Per quanto riguarda la Formula 1 ha debuttato con la Maserati al Gran Premio di Svizzera del 1950 ed ha conquistato in carriera un totale di 17,5 punti.
Ben diverso il discorso delle competizioni automobilistiche destinate alle vetture a ruote coperte: nel suo palmares spiccano infatti la vittoria alla Targa Florio del 1952, due secondi posti alla Mille Miglia nel 1949 su Ferrari e nel 1953 con la Lancia. L'ultima vittoria l'ottenne durante la VI edizione della Bologna - Passo della Raticosa, il 27 settembre 1953 a bordo della Lancia D24. Due mesi dopo, durante la IV Carrera Panamericana, alla quale partecipa con i compagni di squadra Piero Taruffi, Eugenio Castellotti, Juan Manuel Fangio e Giovanni Bracco, dopo essere in testa alla classifica provvisoria con un 1° posto e due seconde posizioni di tappa, Felice Bonetto rimase vittima di un grave incidente in Silao, Messico, dove morì il 21 novembre 1953. È sepolto nella sezione italiana del cimitero di Dolores, nella Città del Messico.
Partecipa alla Targa Florio del 1950 e 1952, nel 1950 con Alfa Romeo sport 4500 numero di gara 450 1° di classe ma ritirato per incidente. Nel 1952 vince la Targa Florio in 7.11'52'' su Lancia Aurelia B20 2000 con numero di gara 34