A.C. COBRA

Fin dal 1957 il pilota americano Carroll Shelby aveva tentato di interessare la General Motors alla produzione di una vettura sportiva leggera, abbinando un telaio europeo a un 'piccolo' motore americano a 8 cilindri, senza pera avere successo. Successivamente, quando la Bristol cessò la produzione del suo 2litri, Shelby decise di realizzare il suo sogno sfruttando le latenti capacita della AC Ace. Fece cosi inviare alla AC due motori Ford a 8 cilindri a V di 3621 cm³ e, nel febbraio 1962, furono costruiti i primi prototipi Cobra. Nel giugno seguente, in seguito all'approvazione della Ford, entro in produzione una versione con il motore di 4260 cm³. Le vetture, costruite a Thames Ditton nella fabbrica della AC, venivano poi inviate all'officina Shelby di Los Angeles per la installazione del motore. Il telaio, con sospensioni dotate di molle a balestra, era e da due longheroni paralleli del diametro di 76 mm; ad essi fornivano una maggiore rigidità strutturale delle traverse saldate, le incastellature di sostegno della sospensione e l’ossatura della carrozzeria. Non molto tempo dopo fu montato regolarmente il motore Ford di 4735 cm³ a 8 cilindri e, infine anche motori di 6996 cm. In queste vetture le versioni stradali avevano le teste dei cilindri in ghisa, mentre le versioni competizione montavano teste in alluminio. Dal febbraio 1965 furono montate sulle Cobra da corsa le sospensioni a molle elicoidali, che, a partire dal 1966, furono adottate anche sulle vetture di normale produzione. L'ambizione di Shelby era di ottenere una vettura sportiva che potesse superare le prestazioni della Chevrolet Corvette e della Ferrari. Il programma di produzione fu inizialmente fissato in 100 vetture numero minima per la omologazione. Da quando vinsero la prima gara ne11963 fino aI1969, le Cobra di Shelby dominarono le corse della classe A della SCCA (Sports Car Club of America). L'esperienza delle corse portò notevoli benefici alle vetture normali, rivelando la debolezza del telaio e delle sospensioni. Nella linea di produzione normale furono così rapidamente incorporate modifiche correttive ad esempio, nello sterzo si sostituì l’impreciso sistema della vite senza fine con il più adatto sistema a cremagliera. Le prestazioni e la resistenza della Cobra si rivelarono fin dalla prima partecipazione alla 24 ore di Le Mans del 1963, quando una Cobra iscritta dalla AC Cars finì settima dietro sei Ferrari e stabilì un nuovo record nella classe GT oltre i 3 litri. Nel 1965 la Cobra vinse addirittura il primo Campionato Mondiale Costruttori per vetture Gran Turismo. In seguito la squadra della Cobra fu ritirata dalle competizioni della FIA in coincidenza col sempre maggior coinvolgimento di Shelby nel progetto della Ford GT 40. Tra il 1962 e il 1967 furono costruite in totale 1011 Cobra, delle quali un terzo equipaggiate con il motore di 6996 cm³ o con il meno potente motore di 7010 cm Special Police Interceptor, normalmente montato sulle vetture per strada. La miglior Cobra per strada fu la 427 SIC che, nella versione standard, raggiungeva i 261 km/h. Verso la fine della produzione la AC Cars montò quel che restava dei telai e delle carrozzerie e allestì vetture complete equipaggiate con motori di 4737 cm³. Tra la metà del 1966 e l'inizio del 1969 furono costruite 27 vetture AC 289. Anche dopo la fine della produzione, la Cobra ha conservato intatto Il suo fascino. Sono state ad esempio costruite diverse repliche dalle società produttrici di scatole di montaggio. All'inizio degli anni ottanta, la Autokraft di Broocklands ha addirittura iniziato la produzione della Mark IV impiegando le maschere originali della carrozzeria AC e si è assicurata il diritto di usare il marchio AC su vetture 'della linea Cobra'.


48^ Targa Florio 1964 Innes Ireland e la sua A.C. Cobra 

50^ TARGA FLORIO
1966
Ed Freutel / Tony Settember  AC Shelby Cobra

La 427 stradale