93^ TARGA FLORIO

8/9 maggio 2009

1
ABARTH GRANDE PUNTO S2000 (#5) - LUCA ROSSETTI / MATTEO CHIARCOSSI

KM.  321,80

2 tappe - 9 prove speciali - iscrITTI 39+34 part. 39 class.  28

2PEUGEOT 207 S2000 (#3)  - ANDREUCCI Paolo / ANDREUSSI Anna
3SKODA FABIA S2000 (#1) - TRAVAGLIA Renato / GRANAI Lorenzo
4PEUGEOT 207 S2000 (#11)  - MEDICI / DE LUIS
5
Abarth Grande Punto S2000 (#12) - RIOLO "toto" Salvatore / MARIN Maurizio
6Abarth Grande Punto S2000 (#9) - SCANDOLA / D'AMORE
7PEUGEOT 207 S2000 (#4)  - MICHELINI / PERNA
8PEUGEOT 207 S2000 (#8)  - PERICO / CARRARA
9PEUGEOT 207 S2000 (#10)  - DI BENEDETTO / MICHELET
10
Abarth Grande Punto S2000 (#6) - SIGNOR / BARONE
11 7 A. NAVARRA M. CERRAI SUBARU Impreza STI N14
12 14 F. GIANFICO R. TOLINO PEUGEOT 207 S2000
13 15 T. DI COSIMO M. CAMBRIA Abarth Grande Punto S2000
14 16 A. RASCHI D. LAMONATO RENAULT Clio Rs (R3C)
15 22 P. SCIASCIA C. BIONDI PEUGEOT 207 S2000
16 29 A. STAGNO S. PALAZZOLO RENAULT New Clio Rs (R3C)
17 26 M. MAINIERO V. DI PALERMO MITSUBISHI Lancer Evo IX
18 2 T. CAVALLINI S. FARNOCCHIA PEUGEOT 207 R3T
19 39 M. DI SCLAFANI M. PORTERA PEUGEOT 206 RC
20 40 D. DALL'ARA M. PIAZZINI RENAULT Clio RS Light
21 32 G. FUGAZZOTTO G. GUZZI RENAULT New Clio Rs (R3C)
22 34 M. STRAMBI A. NICCOLAI PEUGEOT 207 (R3T)
23 41 S. IACUZZI M. GARGANO RENAULT Clio RS
24 35 J. BARDINI M. CONIGLIO PEUGEOT 207 (R3T)
25 43 E. PROTO G. PATORNO PEUGEOT 306 Rally
26 36 A. BOTINDARI S. RIBAUDO PEUGEOT 206 RC
27 38 L. RICCI C. PFISTER BMW 120D
28 42 F. SANTINI P. BRUGIATI RENAULT Clio RS
rit
 20 F. VARA C. MOGAVERO PEUGEOT 207 S2000 SS 8
rit
 37 G. VALENTI G. LO PIPARO PEUGEOT 206 RC SS 8
rit
 23 G. MOGAVERO M. ARCIDIACONO MITSUBISHI Lancer Evo IX SS 7
rit
 27 G. DOLCE A. ACCARDI MITSUBISHI Lancer Evo IX SS 6
rit
 19 M. RUNFOLA S. CIMINO PEUGEOT 207 S2000 SS 5
rit
 18 U. LUNARDI A. RANNO SUBARU Impreza Spec. C SS 4
rit
 33 G. COGNI S. SPACCASASSI PEUGEOT 207 (R3T) SS 4
rit
 24 C. SICILIA M. POLLICINO MITSUBISHI Lancer Evo IX SS 2
rit
 28 L. PALERMO G. PANNO MITSUBISHI Lancer Evo IX SS 2
rit
 30 B. MISTRETTA F. ANGILERI RENAULT New Clio RS (R3C) SS 1
rit
31 L. COSTANTINO G. PRINCIOTTO RENAULT New Clio RS (R3C) SS 1
2° Rally A.C.  Palermo AUTOSTORICHE1. Diana-Vitale (Bmw 2002 TI); 2. Salerno - Fecarotta (Porsche 911 Carrera) ;  3. Bellomare - Maggio (Porsche 911SC).         

Passato dalla Peugeot all’Abarth il pordenonese Luca Rossetti ha bissato con il fido Matteo CHIARCOSSI il successo ottenuto in Sicilia nel 2008, conquistando anche la 93° Targa Florio, quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally. La Grande Punto Abarth di Rossetti ha avuto ragione per 6”1 della Peugeot 207 del toscano Paolo ANDREUCCI, già vincitore di 5 edizioni della corsa più antica del mondo, al termine di una tappa giocata sul filo dei secondi per tutte le nove speciali in programma. Alla fine Rossetti ne ha vinte 5 ed ANDREUCCI 4, ma decisivo è stato il secondo passaggio sulla “Lascari” dove il pilota dell’Abarth ha guadagnato ben 10”. I due sono risultati inavvicinabili per gli avversari, che hanno dato vita ad una bella lotta per il terzo gradino del podio, alla fine andato un po' a sorpresa alla Skoda Fabia condotta al debutto nel CIR da un bravissimo Renato Travaglia. Il pilota trentino, dopo aver rischiato di non essere al via a causa dei danni occorsi in un incidente alla vigilia della gara, grazie ad una grande rimonta torna dalla Sicilia con in mano altri 6 punti che gli consentono di rimanere al comando del CIR con 28 punti, 10 in più della coppia Rossetti - ANDREUCCI. Un testacoda a tre prove dal termine ha invece penalizzato la bella gara del locale Riolo (Abarth), che ha perso sia il terzo posto a favore di Travaglia che il quarto, conquistato da un’altra Peugeot, quella del reggiano Davide Medici. Poco fortunati anche gli altri equipaggi siciliani: fuori gara sia Runfola quando era quarto assoluto che Vara, settimo a due prove dalla fine, il nono posto ha comunque premiato Di Benedetto (Peugeot 207). Al sesto posto l’altro alfiere ufficiale Abarth, il giovane veronese Scandola, poco a suo agio sui veloci e scivolosi asfalti delle Madonie, così come il toscano Michelini, settimo dopo un brillante avvio di stagione. Contro tante S2000 poco ha potuto fare la Subaru Impreza ufficiale di Navarra, giunta dodicesima su un fondo che non le si addiceva. Nelle altre categorie successi del sanmarinese Raschi (Renault New Clio) e della Sciascia (Peugeot 207 S2000), mentre il nuovo Trofeo Peugeot 207 R3T è stato tenuto a battesimo da Strambi. In contemporanea alla gara CIR si sono disputati anche la terza prova del Challenge 8^ Zona, vinta dal nisseno Alessi (Punto S1600) dopo il ritiro di VINTALORO, e la seconda edizione del Rally A.C. Palermo AUTOSTORICHE, nella quale ha prevalso la Bmw 2002 di Diana davanti a cinque Porsche.


In azione l'ABARTH GRANDE PUNTO S2000 di LUCA ROSSETTI e MATTEO CHIARCOSSI vincitori della 93^ Targa Florio.

 

Patrizia Sciascia vincitrice di categoria con la sua Peugeot 207 S2000.

Targa Florio, la leggenda ferma al box di Giuseppe Valerio
La gloriosa gara siciliana si disputa ancora ma ha mutato la sua formula e non raccoglie più la passione dei bei tempi andati. E il suo futuro appare alquanto nebuloso C’era una volta la Targa Florio... Fermiamo subito la narrazione della storia perché la prosecuzione della stessa e soprattutto il finale sono estremamente diversi, secondo i punti di vista.
Gianfranco Mavaro, vice presidente dell’Aci di Palermo, ente organizzatore della Targa Florio e soprattutto detentore dei diritti sul marchio e sul nome, spiega: «La Targa Florio c’è ancora, a maggio prossimo si disputerà la 93a edizione della gara». «La Targa Florio - prosegue Mavaro - ha l’unicità della data di nascita, il 1906, ed un primato mondiale, visto che da quella data ad oggi la Targa si è corsa per 92 volte. L’eredità della vecchia corsa di velocità l’ha ricevuta il rally che si corre sempre sulle Madonie con la partecipazione delle squadre ufficiali di Fiat-Abarth, Subaru, Peugeot e Skoda. Dunque è una manifestazione vivissima, temprata dalla sua età e abituata a superare le tante difficoltà che si incontrano oggi, soprattutto quelle economiche. C'è poi anche un aspetto rievocativo, che si estrinseca nella Targa Florio per AUTOSTORICHE, ed uno sguardo verso il futuro con l’Eco Targa Green PRIX valida per la Coppa FIA Energie Alternative».
C’è stata negli anni però una pletora di manifestazioni rievocative che hanno ingenerato una grande confusione negli appassionati e negli sportivi. Come è potuto accadere tutto ciò? Prova a rispondere il professor Salvo Manuli, ex pilota, artista e pittore, grande appassionato di Targa Florio e sostenitore della sua unicità nella storia dell’automobilismo sportivo: «La prima Targa storica risale al 1986. Fu un evento di risonanza mondiale, con grandi piloti presenti e il coinvolgimento delle Case ufficiali. Purtroppo, in quegli stessi anni attorno alle auto storiche cominciarono a coagularsi grandi interessi e il proliferare del movimento ha messo in movimento diverse organizzazioni». L’Aci di Palermo, a causa di gravi problemi economici legati soprattutto al fatto di dovere risarcire il pilota Gabriele Ciuti per l’incidente che lo coinvolse nell’ultima edizione della Targa di velocità nel 1977, non è riuscito più a sostenere una partecipazione di un certo livello. «Questo - spiega Manuli - ha portato al degrado della manifestazione: si sono persi i contatti con le case e la possibilità di coinvolgerle anche economicamente. E poi c’è il disastro di FLORIOPOLI, il luogo fisico (in territorio di Termini Imerese, N.d.R.) in cui insistono le vecchie strutture dei box, la torre dei cronometristi, la direzione gara e le tribune: E’ tutto cadente e abbandonato e io penso che non si fa la festa se non c’è la casa e la casa della Targa è FLORIOPOLI».
Dal punto di vista dell’Aci quello di FLORIOPOLI «E' un tasto molto doloroso - spiega Mavaro -. Le vecchie strutture che ospitavano tribune e boxes sono andate all’asta ma le prime aste sono andate deserte, trattandosi di un bene che richiede un intervento di restauro piuttosto oneroso. Chiaramente si tratta di un insediamento che va tutelato e quindi è auspicabile che la Regione si impegni per la tutela e la conservazione dei manufatti che risalgono alla fine degli anni ‘20. Chi compra le tribune, comunque, non acquisisce il marchio Targa Florio».
Ma il “disastro” ha radici lontane e il professor Manuli ha una spiegazione molto semplice: «E’ una delle più grandi dimostrazioni del “non sapere fare” di noi siciliani. Una manifestazione degna del nome Targa Florio dipende oggi solo dalla volontà di grandi sponsor, ma è difficile che si realizzi. Per di più ci sono i paesi del comprensorio delle Madonie, dalle cui strade passava il vecchio tracciato della Targa, sono contrari al proliferare di piccole e grandi manifestazioni: quando passa la gara loro restano bloccati e non ne hanno alcun vantaggio economico. Non si riesce a mettere d’accordo i comuni e realizzare magari un “parco motoristico” con FLORIOPOLI come esempio di archeologia sportiva. Realisticamente, FLORIOPOLI potrebbe diventare un centro polisportivo aperto tutto l’anno, quindi vantaggioso economicamente».
Perché è accaduto questo e come si possa rimediare è la grande incognita. Ancora Mavaro: «Abbiamo perseguito in tutte le sedi gli abusi all’uso del nome Targa Florio, ma la lentezza della giustizia ha reso vano ogni intervento. Oggi c’è l’Eco Targa nata da una intuizione del presidente dell’Aci di Palermo, Antonio Marasco, che tre anni fa ha riproposto a livello mondiale il nome della Targa Florio - Green PRIX. Oggi nel calendario FIA, con la corsa siciliana, ci sono il Rally di Montecarlo e la Mille Miglia. Nel 1906 l’auto destava curiosità, Vincenzo Florio fu un innovatore, forse un giorno si correrà solamente con vetture “verdi” ed allora si potrà dire che una delle prime competizioni di questo tipo si disputava in Sicilia». Pubblicato il 17 aprile 2009
DOVE ERO ? DOPO 40 ANNI .... PRESENTE COME SPETTATORE !