84^ TARGA FLORIO

28/30 luglio 2000

1

TOYOTA COROLLA WRC (#3) - PIERO LONGHI / LUCIO BAGGIO

KM.  966,880

2 tappe - 16 (15) prove speciali - iscr. 55 part. 48 class. 33 

2
SUBARU  IMPREZA WRC (#1) - PAOLO ANDREUCCI / GIOVANNI BERNACCHINI

3
TOYOTA COROLLA WRC (#4) - CLAUDIO DE CECCO /ALBERTO BARIGELLI

4
RENAULT MEGANE MAXI KIT (#16) - "TOTO'" salvatore RIOLO / MAURIZIO MARIN

5
RENAULT MEGANE MAXI KIT (#7) - JADER VAGNINI / LUCA DE RIZZO

6
MITSUBISHI  LANCER EVO VI (#2) - GIANLUIGI GALLI / MAURILIO MESSINA

7
FIAT PUNTO RALLY KIT (#9) - LUCA PEDERSOLI / NADIA MAZZON

8
MITSUBISHI  CARISMA GT (#5) - MARCO GATTI / MASSIMILIANO CERRAI

9
RENAULT MEGANE MAXI KIT (#18) - "APY" / PIETRO ALFANO

10
PEUGEOT 306 RALLY (#29) - GABRIELE MOGAVERO / MANFREDI CAPRI'
11GUIDO Acerbis - MASSIMO Agostinelli (Mitsubishi Carisma GT)
12STEFANO Marrini - TIZIANA Sandroni (Mitsubishi Carisma GT)
13MARCO SAVIOLI - CLAUDIO  SAVIOLI (Renault Clic RS)
14CARMELO Galipò - MICHELA Graziato (Renault Clic Williams)
15VINCENZO Sottile - "Krilù"(Peugeot 306 Rally)
16Enrica Munaretto - MARIA GRAZIA VITTADELLO (Renault Mégane Kit)
17GIOVANNI Tumminello - DANIELE Cintolo (Peugeot 306 Rally)
18FRANCESCO Granata - FABIO De Domenico (Ford Escort Cosworth)
19FEDERICO Bernocco - CARLO Pastorelli (Fiat Seicento Kit)
20LUCA Birarda - DENIS Birarda (Fiat Seicento Kit)
21FERDINANDO Ingrà - GIOVANNI Fornaia (Ford Escort Cosworth)
22CALOGERO Sicilia - MASSIMO CAMBRIA (Renault Clic Williams)
23UMBERTO Lunardi - ANNA Ranno (Fiat Seicento Kit)
24ANGELO Montevecchi - ELISA Mandrile (Fiat Seicento Kit)
25PIERLUIGI Trupiano - PIERO Armata (Renault Clic Williams)
26GIOVANNI Tusa - DOMENICO Pino (Opel Corsa 16V)
27DESIDERIO Scannella - ANDREA Fasino (Peugeot 106 XSI)
28DARIO Maggio - NELLO Carnevale (Opel Astra GSI)
29COSIMO Pirajno - FRANCESCO Tamburo (Peugeot 106 Rally)
30MARIO Di Gregorio - SIMONE Li Fonti (Opel Corsa GSI)
31ALESSANDRO Russo - ALFONSO Botindari (Opel Astra GSI)
32GIANCARLO Sabatino - ANTONIO Alongi (Peugeot 106 Rally)
33VITTORIO Grasso Impero - PASQUALE Marino (Peugeot 106 XSI)
 


Piero Longhi ha fatto poker. Sul gradino più alto del podio dell' 84ª Targa Florio, 6ª prova del Tricolore rally 2000, ha festeggiato la quarta vittoria della stagione ottenuta recuperando nella seconda tappa 6"5 a Paolo ANDREUCCI. «Un successo che mi rende felice - dice il vincitore -, perché dopo la prima tappa pensavo che non sarei riuscito a riprendere ANDREUCCI. Invece, seguendo i consigli dei tecnici della Procar, ho cambiato assetto. La macchina è diventata facile da guidare e i tempi sono venuti subito». Tutto facile allora. «No, perché anche ANDREUCCI è andato forte. Ora punto al successo anche a Messina e Piancavallo. Con 6 vittorie il titolo sarebbe mio»...

... un desiderio che si scontra con le ambizioni di ANDREUCCI che resta in testa alla classifica. «La prima giornata era stata perfetta - racconta il pilota della Subaru -, nella seconda un problema al differenziale mi ha rallentato». In crescita la Fiat Punto Kit di PEDERSOLI 7°: «Siamo davanti a macchine più potenti e veloci».

La Targa Florio del 2000 riscopre il fascino della corsa in notturna (da il GdS del 27/7/2000)
PALERMO, (ame) La Targa Florio del Duemila si candida per farsi ricordare a lungo. Non soltanto per il ritorno ad una collocazione nel calendario più consona (le ultime si sono disputate a ridosso della chiusura della stagione e solo una volta è stata scelta fortunata perché serviva ad assegnare il titolo italiano) all'importanza che ha sempre avuto nella storia dell'automobilismo sportivo, ma anche perché si riprende a correre di notte come buona parte delle corse più importanti. L'ottantaquattresima Targa Florio, Rally internazionale di Sicilia, che si disputa domani notte e sabato notte, è prova sia del «Campionato europeo rally» che del «Campionato tricolore» e «siciliano» e della Coppa Italia. La corsa siciliana (due tappe, entrambe con partenza alle ore 22 ed arrivo verso le 11 del giorno dopo, sempre al Foro Italico) è lunga complessivamente 966 chilometri con quasi 229 chilometri di «prove speciali» che in totale sono sedici. Nella prima tappa in programma quattro «speciali» da ripetere due volte: la «Termini», la «Montemaggiore» in versione lunga, la «Collesano» con partenza da Lascari e l'inedita «SCLAFANI» in discesa da Caltavuturo. Nella seconda tappa (ancora quattro speciali da ripetere due volte) oltre alle già note «VILLAUREA» e «Scillato» ripescate, per rinvigorire la corsa, la «Isnello» e la «Castelbuono». Novità anche per la logistica di questa edizione del rally internazionale di Sicilia. Dire-zione corse a Palermo con una «sezione staccata» nell'area industriale di Termini Imerese, a pochi chilometri da Floriopoli, dove saranno collocati i parchi assistenza ed i riordini. Infine debutta anche alla Targa Florio la «shake down» (una vera e propria sessione di prove ufficiali su strada chiusa al traffico) che si effettuerà a Villafrati (in direzione di Cefala Diana) questa sera ed a cui dovrebbero partecipare quasi tutti i piloti iscritti. Infine nuovo anche il cerimoniale della premiazione: non dopo la pubblicazione delle classifiche (previste in direzione corsa dopo le verifiche tecniche) ma direttamente sulla pedana dell'arrivo sui «numeri» dei cronometristi.
Qualificata, e torniamo a parlare della Targa sotto il profilo tecnico, la partecipazione con Paolo Andreucci che guida, grazie alla sua Subaru Impreza WRC, la classifica provvisoria del campionato italiano (mentre nell'«Europeo» è solamente terzo). A contrastare il suo cammino verso il titolo italiano Piero Longhi, al via con la sempre più affidabile Toyota Corolla WRC, pronto a rosicchiargli i dieci punti che attualmente li dividono in classifica. Fra i due, nel ruolo di terzo incomodo almeno per un'affermazione in una corsa di prestigio come la Targa Florio, Claudio De Cecco (anche lui con la Toyota Corolla). Ed i siciliani? Ridotta la pattuglia dei portacolori dell'isola (quelli per intenderci che «facevano salti mortali» pur di fare una volta la Targa) vuoi perché impossibilitati a sostenere gli alti costi, vuoi per le difficoltà a reperire auto competitive per l'«assoluto». A mirare, invece, ad un piazzamento non solo di prestigio l'arcinoto Totò Riolo che andrà in gara con la Renault Mégane Kit, Maurizio Plano che proverà a «stirare» la sua Ford Escort Cosworth, Filippo Vara ed APY che saranno in gara con le Mégane e, infine, Leonardo Caranna e Cristoforo Di Miceli al via con due Mitsubishi «Evo VI». ATTILIO MEGNA
TARGA FLORIO. LONGHI RIMONTA E VINCE.

PALERMO. Nove anni dopo, riecco Pierino «la peste» Longhi sul gradino più alto del podio all'84a Targa Florio. La seconda notte del rally madonita ha ribaltato il risultato della prima tappa, proiettando il pilota novarese della Toyota verso un successo che rilancia le sue quotazioni nella corsa al «tricolore». In coppia con il bassanese Lucio Baggio, Longhi ha recuperato i 6" 5 che lo separavano dalla Subaru Impreza del rivale Paolo Andreucci e alla fine s'è imposto con un vantaggio di 9"4. Praticamente poco meno di trecento metri dopo 229 km di prove speciali, un' inezia, un successo al fotofinish che entra nella storia della cara vecchia Targa. A memoria si ricordano gli 11" che nel '63 permisero alla Porsche 2000 di Bonnier - Abate di precederete la Ferrari di Scarfiotti - Bandini  - Mairesse , mentre nel ' 72 la Ferrari 312P di Merzario - Munari precedette di 16" l'Alfa Romeo 33TT3 di Galli - Marko.
Longhi, probabilmente, ieri ha stabilito un record la vittoria con il margine più risicato. Ma l'ha conquistata con una seconda tappa "super", ritrovando la piena efficienza della sua Toyota bianca e rossa, dimostrando una guida pulita ed efficace. Andreucci aveva dominato la prima frazione (6 vittorie parziali su 8), il pilota della Grifone-Esso s'è rifatto con gli interessi nella seconda, aggiudicandosi sei delle sette prove finali (il primo passaggio della «Vìllaurea» è stato percorso in trasferimento per un incendio), lasciando che l'amico-rivale mettesse il naso avanti solo alla penultima speciale («Isnello»), quando però Longhi cominciava a staccare il piede dall'acceleratore pregustando il trionfo.
È la prima volta che la Toyota - balzata ora in testa al «tricolore» costruttori - conquista la Targa Florio, mentre per il trentaquattrenne pilota di Borgomanero si tratta del quarto successo stagionale (dopo il Ciocco, San Marino e San Martino di Castrozza), il secondo sulle strade madonite dove Longhi aveva già trionfato nel '91 con Carraro a bordo di una Lancia Delta 16v. «Qui - ha ricordato il vincitore - ho conquistato anche il Trofeo Fiat Uno Turbo nel '90, ma non posso neppure dimenticare le altre due volte quando ero in testa e sono stato costretto al ritiro. Ma va bene così. Dopo la prima tappa quasi non ci credevo poi abbiamo cambiato l'assetto è c'è stato il miracolo. Mi sembra incredibile, abbiamo rischiato meno e siamo andati più forte». Ad Andreucci è invece successo l'opposto: macchina perfetta la prima notte, poi i problemi e anche la
guida - divenuta nervosa - ne ha risentito. «Nonostante le regolazioni siano state le stesse della prima notte - ha detto il toscano di Castelnuovo Garfagnana - la vettura è risultata troppo morbida e i tempi non sono più arrivati. Le abbiamo provate tutte, ma il ritmo di Longhi è stato infernale». Andreucci ha sostituito il cambio in appena 20', poi s'è dovuto improvvisare meccanico tentando di riconnettere un cavo del differenziale posteriore. Anche le gomme non hanno reso. E alla fine tanta amarezza: «Ci tenevo a vincere e tutto sembrava andare per il verso giusto, poi la macchina ha perso l'assetto, complice anche un fondo estremamente scivoloso. Infine un anomalo funzionamento dell'elettronica. Nel finale ho cercato di attaccare, ma è stato inutile». Andreucci resta al comando della classifica del campionato italiano (44 punti contro i 40 di Longhi), ma a questo punto è favorito il rivale che - con quattro vittorie in altrettante gare - non ha punti da scartare.
Grande, profonda, cocente delusione anche in casa siciliana. Totò Riolo, splendido terzo dopo la prima tappa, è stato beffato dalla rottura del turbo dell'idroguida della sua Renault Megane Maxi Kit durante il secondo passaggio alla «Vìllaurea»: l'incidente gli è costato più di 3', con conseguente perdita del terzo posto a favore del friulano De Cecco. Una beffa per il pilota cerdese che ha mantenuto la posizione alle spalle dei due di testa per 13 delle 15 prove speciali. "ci credevamo" - ha dichiarato tra lo sconforto il pilota della Misilmeri Corse - e l'abbiamo dimostrato coi tempi. Purtroppo la fortuna ci ha voltato le spalle». Mai un siciliano è salito sul podio della Targa versione rally, Riolo ha accarezzato a lungo il sogno ma deve solo accontentarsi di affiancare Carretta e Montalto, entrambi quarti negli anni Ottanta. Per il gioielliere di Cerda, però, anche i complimenti sinceri proprio di De Cecco: «Onore al merito a Riolo, siamo terzi soltanto grazie ad un regalo».
Una bella seconda tappa ha disputato il sanmarinese Vagnini (Renault Megane), risalito dall' ottavo al quinto posto, davanti alla Mitsubishi Lancer di Galli, primo nel gruppo N, ed alla Fiat Punto Rally Kit di PEDERSOLI. Ottavo Gatti (Mitsubishi Carisma), quindi nei dieci altri due equipaggi siciliani: l'agrigentino «APY», non a suo agio sulla Renault Megane, e il madonita Gabriele MOGAVERO (Peugeot 306) alla sua prima gara stagionale.
(da il GdS del 31/7/2000)

Emozioni «antiche», ma si pensa al rilancio.
PALERMO. «Ridateci il curvone di Scillato»: recitava così uno striscione dei tifosi madoniti, privati quest'anno di uno dei tratti più affascinanti della Targa Florio. Una dichiarazione d'amore nei confronti della corsa del «mito» che col passare degli anni ha perso parte della sua nobiltà, ma non certo la «magia». Anche questa volta è stata bella, intensa e ricca di partecipazione la notte della Targa. Migliaia di spettatori sui tornanti di Sclafani, alle porte di Collesano, assiepati al Bivio Munciarrati, sui dossi castelbuonesi. Notte di emozioni, di giovani pronti a sbracciarsi e a tifare come allo stadio, di cinquantenni nostalgici, notte di passione e di brividi. Con le stelle cadenti ad illuminare un ciclo da favola, i chioschi dei panini presi d'assalto, i fari dei bolidi a far saltare il cuore, l'urlo «macchina» per mettere al sicuro i più audaci. Tutto come una volta, anche se in lotta sono soltanto in due (Longhi e Andreucci), anche se al traguardo si ritroveranno appena 33 vetture, anche se le sfide tra Porsche e Ferrari non torneranno mai più. Ma è la Targa, basta il nome. «È stato un successo», ha dichiarato Tullio Lauria, presidente del'Aci Palermo che organizza la corsa. E mai come stavolta ha avuto ragione: la doppia direzione di gara, il ritorno ad una data più vicina alle vecchie tradizioni, il percorso rinnovato, il fascino della notturna, tutto ha funzionato ed
ha suscitato i consensi dei commissari della FIA. Certo, la partenza da piazza Politeama era «maestosa», ma per il resto la Targa non può che subire la crisi del mondo rallystico. Quarantotto vetture al via sono davvero poche, però confermano la tendenza: erano 58 a San Martino di Castrozza, 44 al Salento, 50 a San Marino, cioè nelle precedenti prove tricolori. Un campionato italiano diviso in tre (Assoluto, Terra e Due Ruote Motrici) ha disperso le forze e disorientato. Ora bisognerà correre ai ripari: creare un'unica serie, diversamente l'interesse sarà destinato a scemare.
«La riforma - aggiunge Lauria -è fondamentale. Occorrono scelte drastiche per mantenere a galla i veri rally, quelli che hanno tradizione, storie e capacità organizzative. La Targa quest' anno ha dimostrato tutto il suo valore, ma continuare da soli è sempre più difficile. Per questo ci appoggeremo ad un'organizzazione francese per preparare la sezione storica: sarà a numero chiuso ed abbiamo già ricevuto parecchie richieste. La nostra speranza è di recuperare sponsor, di acquisire Floriopoli assieme alla Provincia regionale: l'idea è di costruire un museo dell' automobile e un minicircuito sul!' esempio della Coverciano calcistica». Perché la corsa più antica del mondo non può vivere né di soli ricordi né di stenti.
(da il GdS del 31/7/2000)
DOVE ERO ? AL MOMENTO NON RICORDO...

Nell'anno due Rally che crescono di importanza, ad agosto il 21^ Rally Conca d'oro a novembre il 10^ Fabaria Rally - 15^ Rally dei Templi, nel mezzo il 6 agosto il 12^ Autoslalom delle madonie a Polizzi Generosa.