3^ TARGA FLORIO MOTOCICLISTICA

19 novembre 1922

1
FRERA (# 1)  - MORETTI PRIMO 
 KM. 324
CIRCUITO MADONIE in 5h 47m  6, media 56,006 kmh  3 giri  - part. 19 classificati 8
2

HARLEY DAVIDSON (# 17) - MAGGIORE VITTORIO

3(15) Faraglia, su Harley Davidson
4(18) Zanchetta, INDIAN
5(2) Mario su Sarolea
6(4) Ciai su Northon
7(8) Perez su TRIUMPH
8(7) Rallo su Douglas
rit(3) Morabito su SUNBEAM
rit(16) Ruggeri Amedeo su HARLEY DAVIDSON
rit(5) Panella su Frera
rit(6) Spedaletti su Della Ferrera
rit(19) Ruggeri Mario, su Harley Davidson
rit(9) Viotti su Galloni
rit(10) Predicchi,su Galloni
rit(11) Frattini, su Galloni
rit(12) Bruscoli su INDIAN
rit(13) Nicoletti, su INDIAN
rit(14) Ambrosini su INDIAN
npBianco A. su Garelli
npBianco P. su Garelli
npFranco su R. S.

Tratto da Sicilia Motori n. 8-9 Agosto-Settembre 1992
Anche le due ruote sul circuito delle Madonie
Nel 1922, la Targa Florio motociclistica si corse il 12 novembre. La corsa ebbe un numero più ridotto di partecipanti: 14. La punzonatura si fece in via Catania, nella sede dell’ACS, alla vigilia della manifestazione. C’erano Moretti, Morabito, Mano, Ciai, Panella, Perez, Predicchi, Rallo, Ruggeri, Zanchetta, Faraglia, Maggiore, Ribella e Zanghi. Per la prima volta i siciliani vedevano all’opera moto come le Northon, le Dauglas, le Sumbeam, le Triumph. Centauri come Predicchi e Zanchetta, abitualmente glaciali, si scatenarono subito su tutte quelle curve e saliscendi. Difficoltà ebbe Viotti, che con la sua Galloni 750 dovette lasciare la corsa alla fine del secondo giro. I più agguerriti erano Ruggeri su Hariey Davidson, Maggiore anche lui su Harley Davidson e Faraglia su Northon, A metà del terzo giro Ruggeri tentò il tutto per tutto e nelle curve rischiò qualcosa di più. Così all’ultimo chilometro distanziò il bravo Maggiore di una manciata di secondi. Al terzo posto si piazzò Faraglia. Don Vincenzo Florio era il più contento di tutti. I centauri battagliavano aspramente tra loro e diedero interesse alla corsa fino in fondo. Meno allegro alla fine appariva Moretti il quale aveva impiegato 9 ore nette per percorrere i tre giri, quasi il doppio del vincitore. E dire che era fra i più accreditati alla vittoria finale. Don Vincenzo dopo la premiazione diede ancora una volta appuntamento all’anno successivo.

Il Vincitore PRIMO MORETTI.

PRIMO MORETTI in posa con la sua fedele FRERA 500 SS 4V, con cui riuscì a vincere numerose competizioni.

Locandina pubblicitaria della FRERA

La HARLEY DAVIDSON di VITTORIO MAGGIORE affronta in difficile percorso.

 

L'INDIAN di ZANCHETTA.

da RAPIDITAS

Seguendo la corsa
Ai concorrenti di altre èquipes, che gli predicevano una cattiva giornata per lui e per la sua macchina, dopo una prova poco felice fornita ieri dal motore durante un assaggio del Circuito, Moretti, un corridore bruno e risoluto, rispondeva semplicemente: "Vi garantisco che sarò il primo della categoria".Oggi, per meglio mantenere la parola data, ha vinto su tutti, recando al trionfo, contro le maggiori marche straniere, la macchina italiana di così piccola cilindrata.
'È veramente una grande vittoria quella riportata in questa classica corsa sia dall' uomo che dal motore, in lotta sull' aspro Circuito delle Madonie, grave di continue curve e di rapidissimi dislivelli, contro avversari del più alto valore, che già in precedenti gare avevano acquistato la completa padronanza del percorso, piazzandosi mirabilmente, e contro le cilindrate ben maggiori dell' Harley Davidson e dell' INDIAN, di cui gli appassionati ricordano ancora con viva emozione il magnifico duello dell'anno passato. Ed ancora più bella appare la vittoria, se si pensa che la piccola Frera, lungi dal perdere sempre più tempo ad ogni giro, come di solito avviene, si è affermata per la sua crescente rapidità, per cui dalla terza posizione del primo giro, è passata via via al secondo posto e finalmente al primo.
Bisogna però ricordare che troppo presto la guigne ha tolto dalla lotta Ruggeri, uno dei maggiori campioni dell' Harley, preconizzato dai più alla vittoria, e che infatti nella parte iniziale del primo giro si era messo risolutamente in testa. Ma non perciò resta diminuito l'onore del vittorioso, che ha avuto degli avversari formidabili nel romano Faraglia e più ancora dopo il primo giro, nel nostro conterraneo Maggiore, un virtuoso del più alto valore, già uscito trionfante dal Circuito dell'Etna, colpito dalla sfortuna, ma dopo una bellissima prova, nel Giro dei Monti Peloritani, e che qui sulle Madonie, piazzandosi secondo fra una così scelta schiera di concorrenti, ha dimostrato ancor meglio la sua splendida classe.
Un risultato complessivo, poi, che costituisce una ragione di grande meraviglia, anche per coloro che seguono i progressi costanti raggiunti dalle industrie motoristiche, si ha nel nuovo stupefacente crollo di records, che è stato segnato dalla nuova gara. Faraglia, su Harley, compiendo il giro in ore 1,51'55" e 3/5, ha battuto di ben sei minuti il miglior tempo segnato l'anno scorso, e che era di ore 1,57'52". Ancor più significativo è poi il miglioramento totale, se si osserva che Moretti ha superato di ben 32 minuti il tempo segnato l'anno scorso da Domenico Malvisi, impiegando ore 5,17'6" e 1/5, contro 6,19'49" dell'anno scorso.
E se anche, nel paragone dei tempi, il vantaggio viene ad essere in parte spiegato dalle cattive condizioni atmosferiche di allora, dì fronte a quelle buone, anzi sportivamente ottime di quest'anno, rimane pur sempre assai imponente il fatto che oggi ben cinque macchine, di cui due di piccola cilindrata, hanno impiegato nella 3^ Targa Florio Motociclistica un tempo minore di quello con cui fu vinta la seconda Targa da una macchina della categoria 1000.
Ma forse troppi degli appassionati palermitani avevano misurato l'importanza della corsa dal numero dei probabili concorrenti: e qui la ventina sembra divenuta una quantità insignificante, mentre le varie edizioni di Circuiti delle Madonie hanno assuefatto il pubblico a quantitativi assai maggiori.
Altrove è una moltitudine che accorre, sotto la pioggia o sotto la canicola, ad appassionarsi dietro il vortice di poche automobili o di poche motociclette, sia nei circuiti chiusi che sulle strade aperte. Fra noi è bastata la pioggia dei giorni scorsi per ridurre la gara ad una visione quasi familiare.
Più... sportivi, o più favoriti dalla natura, gli abitanti dei paesi attraversati dal Circuito hanno spiegato invece come al solito la più graziosa aria di festa, assiepandosi nelle piazze e nelle strade, o affollandosi in gruppi multicolori sulle colline e sui poggi, presso le curve strategiche.
Le Tribune e i dintorni offrono invece un aspetto ben meschino rispetto agli spettacoli che hanno dato in tante altre occasioni. Pochissime persone sulla collina antistante, in corsa dietro lo steccato per seguire ogni macchina all'arrivo, e poi ancora quando si allontana dal lato opposto. Nelle Tribune poche centinaia di persone, fra cui però non manca un bel gruppo dì signore, e che si confortano della relativa solitudine, fra 1' uno e 1' altro passaggio di concorrenti, intonando qua e là come meglio possono, pur senza musica e senza schermo, l'immancabile invito dell'apache, nella "Danza delle Libellule,,.
Il tempo, però, è più che mai galantuomo. Se la 2^ Targa Motociclistica fu afflitta dalla pioggia, che prima lieve e quasi gentile divenne poi verso la fine d'una prepotenza asfissiante, la giornata d'oggi è una delle più serene e delle più dolci, che si possano augurare in un autunno campestre, e sportivamente poi delle più perfette: senza vento e senza rigore, un po' grigia verso il mattino, ma poi calma e armoniosa più tardi, e spezzata di tanto in tanto da un tepido raggio di sole, che fa acquistare alle colline circostanti, e alla valle, e al San Calogero e agli altri monti, i più bei colori consueti alle Targhe primaverili.
Le partenze
Nella leggiera bruma mattutina, le strade intorno echeggiano del rombo dei motori : motociclette in prova sul più vicino tratto del percorso, vetture che giungono continuamente da Termini.
Fra i più intenti all'esperimento della macchina, è, il catanese Maggiore, un bell'uomo alto e forte, che va e viene sulla sua fida Harley, incerto ancora se dovrà partecipare alla lotta, non sentendosi troppo sicuro del funzionamento del motore. Gli amici contribuiscono a deciderlo alla prova, ed egli si adatta sorridendo, ma un po' malcontento, ben lontano dal pensare che riuscirà nonostante l'incertezza iniziale ad occupare un posto così onorevole.
Vediamo il bravo Ambrosini, il coraggioso palermitano, distintosi in modo cosi superbo nel Gran Premio dell' INDIAN, prepararsi al cimento col consueto sorriso sulle labbra: eppure ha la mano fracassata da un incidente capitategli pochi giorni or sono in prova, dando con ciò soltanto una prova di forza e di temerarietà. E c'è un altro esponente del Moto Club Palermitano: il giovanissimo Rallo, forse il più imberbe fra quanti abbiano osato affrontare tino ad oggi in una giornata di corse il Circuito delle Madonie.
Sono osservati con grande simpatia il roseo e paffuto Amedeo Buggeri, e il ricciuto Faraglia, e Ciai grassottello, chiuso nella sua maglia nera e coperto da un elmo pure nero, già ben noti fin dalle corse precedenti e Mario alto ed elegante, pur nella foggia d'occasione, e Morabito e Nicoletti.
Finalmente, poco prima delle otto, cessa il movimento sulla strada, per intensificarsi sulla spianata dei rifornimenti, e infine il Principe di Petrulla chiama allo start il primo dei concorrenti Moretti, che è pure circondato dalla migliore simpatia per le ottime prove già fornite, in specie nel raid Nord-Sud, e che parte infatti come uno dei meglio quotati.
Le partenze, da fermo e a motore spento, si svolgono tutte felicemente, ed hanno luogo in quest'ordine:
Categoria 500:
1. Moretti su Frera, ore 8 - 2. Mario su Sarolea, 8,5 - 3. Morabito su SUNBEAM, 8,10 — 4. Ciai su Northon, 8,15 — 5. Panella su Frera, 8,20 — 6. Spedaletti su Della Ferrera, 8,25 - 7. Rallo su Douglas, 8,30 - 8. Perez su TRIUMPH, 8,35.
Categoria 750:
9. Viotti su Galloni, 8,40—10. Predicchi, idem, 8,45 — 11. Frattini, idem, 8,50 — 12. Bruscoli su INDIAN, 8,55.

Categoria 1000:
13. Nicoletti, su INDIAN, ore 9— 14. Ambrosini idem, 9,5—15. Faraglia, su Harley Davidson, 8,10 — 16. Ruggeri Amedeo, idem, 9, 15 — 17. Maggiore, idem, 9,20 — 18. Zanchetta, INDIAN, 9,25 — 19. Ruggeri Mario, su Harley Davidson, 9,30.
Degl'inscritti non partecipano Bianco A. e P. su Garelli, e Franco su R. S.
Il primo giro
In attesa che comincino i passaggi al primo giro, si hanno le notizie dei tempi impiegati fino al traguardo della collina: Mario 2,11", Morabito 1,56", Ciai 2,1", Panella l'57", Spedaletti 2'5", Ballo 2'3", Perez 2'14", Viotti 2'8", Predichi 2'1", Frattini 2'16", Bruscoli 2'12", Nicoletti l'53", Ambrosini 2'10, Faraglia l'46", Ruggeri A. l'43", Maggiore l'48", Zanchetta l'56", Ruggeri 2'15''.
Amedeo Ruggeri è dunque partito ben deciso a vincere, ed ha fatto il miglior tempo, seguito da Faraglia e Maggiore: ma s'ignora il tempo di Moretti, che però non può superare quello del "leader".
Poco più di venti minuti dopo l'ultima partenza, un colpo di mortaretto, esploso di sulla collina antistante, annunzia che è stato avvistato il primo concorrente che ha completato il giro: è Moretti, che anche nei giri successivi aprirà puntualmente, anzi anticipando di poco, la serie dei passaggi. Dopo circa 15 minuti, è il corridore della Sarolea, Mario; dopo altri 10, Ciai. Una lunga attesa ed è la volta di Perez e poi di Viotti, che hanno superato Ballo, il quale segue a due minuti. Un nuovo colpo; scoppia un applauso: è Faraglia che ha superato sei concorrenti. Si attende invano Ruggeri e se ne apprende con vivo rammarico il ritiro. Passano poi Nicoletti, Frattini, Bruscoli, Ambrosini, Maggiore che fa un bellissimo tempo, piazzandosi subito dopo Faraglia, Predicchi, attardato da incidenti, e poi Zanchetta e finalmente Buggeri Mario.
I ritiri
Quasi tutti i concorrenti contano già qualche incidente di corsa : uno dei più danneggiati è Ambrosini, il cui carburatore non funziona. Ma parecchi son coloro che debbono ritirarsi dolorosamente fin dall'inizio, ed è fortuna che non si debbano deplorare disgrazie più gravi.
Spedaletti, a 23 Km. dalla partenza, riporta in curva una pericolosa caduta, essendosi staccato il copertone , ciò che ha provocalo lo scoppio della camera d'aria. Lo raccoglie poco dopo Amedeo Buggeri, costretto anch'egli dolorosamente al ritiro, essendo precipitato con la macchina per scansare un cane, ed avendo riportato dei guasti irreparabili. Lo fa montare sulla sua macchina, che procede con grande lentezza, e lo riporta cosi alle Tribune, dove i dottori Davi e Miraglia, i bravi e fedeli assistenti ad ogni corsa delle Madonie, gli riscontrano la frattura sottocutanea della testa dell'omero sinistro. I medici gli apprestano con prontezza un apparecchio provvisorio; per fortuna la frattura non è grave, e lo Spedaletti potrà guarirsi con circa un mese di forzato riposo.
Debbono pure ritirarsi Morabito per rottura della pedana in seguito a caduta, e Panella, l'altro corridore della Frera, per cattivo funzionamento della macchina, avendo ieri riparato coi suoi mezzi all'inconveniente riscontrato dal compagno d'equipe Moretti.
I tempi dopo il primo giro sono i seguenti :
Cat. 500: Moretti 1,57'23" - Mario 2,9',5" e 2/5 - Ciai 2,8'29"— Ballo 2,31'2" e 4/5- Perez 2,15'17" e 2/5 - Cat. 750: Viotti 2,19',1" — Predicchi 2,34',5" — Frattini 2,20'33" e 3/5 - Bruscoli 2,17',4" e 4/5 - Categoria 1000: Nicoletti 2,4'34" e 2/5 — Ambrosini 2,6'51" e 4/5 - Faraglia 1,51'55" e 3/5 (rècord del giro) — Maggiore 1, 53',55" — Zanchetta 2,1',8" — Ruggeri Mario 2, 12'44" e 2/5.
Nella cat. 500, dunque, la Frera di Moretti è seguita a distanza dalla Northon di Ciai, e dalla Sarolea di Mario.
Nella 750 l'INDIAN di Bruscoli è minacciata da vicino dalle Galloni di Viotti e Frattini. Nella 1000 l'Harley di Faraglia e Maggiore ha il sopravvento sull' Indian di Zanchetta e Nicoletti. E complessivamente comincia già a disegnarsi la lotta fra i grossi motori di Faraglia e Maggiore e la macchina di piccola cilindrata di Moretti; seguono nel tempo Zanchetta, Nicoletti, Ambrosini, Ciai, Mario, e M. Ruggeri.
Il secondo giro
Poco prima di mezzogiorno passa Moretti, il quale nel secondo giro ha diminuito di parecchi minuti il tempo già bellissimo impiegato nel primo. Dopo circa 20 minuti è la volta di Mario e poi di Ciai; dopo 15 ecco Faraglia, che però a causa d'una bucatura ha 5 minuti di svantaggio su Moretti, mentre nel primo ne aveva 6 di anticipo. Si attende Maggiore, il quale, subito dopo Perez, sopraggiunge filando come un dannato : egli è primo nel tempo dei due giri. Passano poi Rallo, che ha diminuito di molto il tempo del primo giro, e poi Zanchetta, Nicoletti, Frattini, e quindi a distanza gli altri.
Ambrosini, che dopo una bella corsa fatta in salita ha dovuto costatare il pessimo funzionamento del carburatore, tanto da recarsi fino a PETRALIA per cercare di ripararlo, completa il giro e si ritira, e cosi Ruggeri Mario, che è caduto a Polizzi, ferendosi alla mano, e riportando guasti alla macchina, e Predicchi, che ha spaccato la chiavetta del cambio.
I tempi sono i seguenti :
Moretti 3,53', 34", 3/5 Mario 4,14', 1", 1/5 Ciai 4,20', 26", 2/5 Rallo 4, 44'37" Perez 4, 36', 55" 2/5 Viotti 4, 43\ 42", 3/5 Predicchi 5,9', 59",1/5 Frattini 4, 50', 41", 3/5, Bruscoli 4, 59', 58", 2/5, Nicoletti 4, 25', 21", 2/5 Ambrosini 5, 6', 58" Faraglia 3, 58', 30" Maggiore 3, 52', 51", 3/5 (miglior tempo) Zanchetta 3, 59'46" Ruggeri Mario 4,29',33" e 2/5.
Si seguono quindi nell'ordine Maggiore,Moretti, Faraglia, Zanchetta. Nella cat. 500 Moretti è seguito da Mario e da Ciai; nella 750 le due Galloni di Viotti e Frattini hanno superato l'INDIAN di Bruscoli; nella 1000 l'INDIAN di Zanchetta compie una bella corsa dopo le due Harley di Maggiore e Faraglia.
L'ultimo giro
Nell'attesa che la corsa giunga alla sua soluzione , si ha un simpatico intermezzo automobilistico. Meregalli e Maserati partono sulle rosse Diatto per un giro di prova, e spariscono fulmineamente dietro la collina.
Moretti, che nel terzo giro ha guadagnato ancora qualche minuto, giunge rapidissimo alle 13,47, ed è accolto da vivissimi applausi.
Giungono mano mano assai festeggiati gli altri corridori rimasti in corsa: si comprende facilmente che Faraglia non potrà compensare il ritardo del secondo giro, ma l'attenzione del pubblico è concentrata su Maggiore. Questi arriva finalmente, ma non può più vincere; ha poco più di due minuti di svantaggio sull'avversario, e lamenta che gli amici lo abbiano rassicurato troppo dopo l'ultimo passaggio, perche altrimenti avrebbe potuto correre con assai maggiore impegno nel giro decisivo. I tempi ed i risultati sono i seguenti :
1° Moretti, su Frera, 5,47',6 1/5 2°Maggiore, su Harley 5,49',15' 3/5 3° Faraglia, idem, 5,57',27",1/5. 4° Zanchetta, su INDIAN, 5,59',38" e 3/5 5° Mario, su Sarolea, 6,18',33" e 3/5. - 6° Ciai, su  Northon 6,33' e 15". 7° Perez, su TRIUMPH, 6,57' e 39".
Seguono gli arrivi del palermitano Rallo su Douglas, che ha completato ottimamente la corsa. Ottimamente hanno funzionato tutti i servizi, compreso quello d'ordine pubblico affidato al comm. cav. Mazzone, e al capitano Menighetti della Direzione Squadriglie, nonché al sottotenente Palermi del Battaglione Mobile.

ATTILIO Z1NGALES